I Capelli
Uno studio recente ha dimostrato che un ragazzo su 5, sotto i 20 anni, è affetto da perdita grave di capelli, un dato estremamente triste e significativo.
Per comprendere meglio cosa è possibile fare bisogna prima di tutto conoscere la struttura e la qualità del proprio capello, affinchè si possa curare nel modo corretto e mantenere la capigliatura in buona salute.
I capelli sono classificati in tre tipi fondamentali.
Il colore dei capelli è dato dalla melanina, sostanza colorata: ne esistono di due tipi: l'eumelanina, scura (capelli neri); e la feomelanina, chiara (capelli biondi, dorati, rossi).
Nei capelli biondi i pigmenti di melanina sono presenti nella sola cuticola, mentre nei colori che vanno dal castano al nero sono presenti anche nello strato midollare.
Nei capelli rossi i pigmenti di melanina sono sostituiti da pigmenti solubili diffusi.
Nel DNA gli alleli del nero prevalgono sul rosso, che a sua volta domina sul biondo.
I geni che determinano la forma, il carattere lanoso, ricciuto, crespo e ondulato sono dominanti sul tipo liscio.
I capelli diventano bianchi, per la perdita dello scambio enzimatico tra la tirosina e i melanociti, le cellule che producono melanina, possono anche cambiare improvvisamente colore.
I capelli sono anche ricchi di minerali, che variano a seconda del loro colore: il ferro è più abbondante nei capelli rossi, il magnesio in quelli neri, il piombo nei capelli castani.
I capelli sotto forma di lanugine si formano già nel quarto mese di vita fetale.
Crescono a una velocità di circa 0,3 mm al giorno (1 cm al mese, circa, soprattutto fra le 10 e le 11 e fra le 16 e le 18), questo valore può però mutare notevolmente da una persona all'altra.
Il capello è soggetto ad un ciclo di crescita di una durata media di 2-6 anni, ma può, in rari casi, arrivare fino ad oltre 10 anni; alla fine di ciascun ciclo il capello cade e viene sostituito da uno nuovo.
Questa è la fase in cui, se il nuovo capello non è sano, forte e robusto, la capigliatura comincia a perdere di corposità e volume, i capelli sono sottili, soffrono, perciò, ad ogni piccola sollecitazione, si spezzano facilmente e si diradano in breve tempo.
Il ciclo del capello è costituito dalla successione di tre fasi:
2. Catagen: fase involutiva, il capello smette di crescere e si stacca dal fondo
3. Telogen: fase di riposo, la sua durata varia da due a tre mesi, il capello cade e dovrebbe essere
sostituito da uno nuovo (il capello nuovo dovrebbe spingere quello vecchio, rimpiazzandolo)
Anche la lunghezza dei capelli è molto variabile e raramente raggiunge il metro e, insieme alle unghie e alla barba, sono le uniche parti del corpo che crescono continuamente durante il corso della vita.
I capelli si distinguono in grassi o secchi, spessi o sottili, mentre si differenziano per altre qualità: lisci o sfibrati, naturalmente mossi e riccioli, lucenti e brillanti, morbidi, piatti o voluminosi.
Per mantenerli vivi e belli nel tempo, è consigliato di evitare ai capelli stress termici o meccanici, vanno protetti dal deposito e dall'accumulo di elementi che ne impediscono respirazione e pulizia (polvere, smog, sabbia, ma anche sudore e forfora), o che attivano reazioni ossidanti (raggi ultravioletti).
In estate è consigliabile usare un cappello fresco e oli protettivi con fattore solare (spray solari per proteggere dai raggi UVA e UVB).
Evitare stress significa anche lavare i capelli in modo corretto, con prodotti adatti e metodi non aggressivi, inoltre è meglio non lavare i capelli se il tempo da dedicargli è così esiguo da doverli strapazzare.
Nonostante tanti sforzi, studi e ricerche, l'umanità continua a perdere i capelli.
La calvizie comune interessa l'80% degli uomini, il 35% delle donne in età fertile e il 50% di quelle in menopausa.
Purtroppo ad oggi nessuno ha ancora trovato un rimedio valido.
Un nuovo studio pubblicato su Science Translational Medicine dai ricercatori dell'Università della Pennsylvania di Filadelfia (Usa) apre ora nuovi scenari contro l'alopecia androgenetica, ovvero la comune calvizie: i ricercatori statunitensi hanno infatti individuato una proteina coinvolta nel processo della perdita dei capelli, la PGD2 (prostaglandina D2), e spiegano che, inibendola, si potrà bloccare la formazione della tanto odiata "piazzetta" in testa.
Il fenomeno della canizie, che di solito appare dopo una certa età, tuttavia può verificarsi in età precoce (non dovuto ad invecchiamento), in casi di traumi psichici, stress ed emozioni violente.
La canizie congenita è invece dovuta al fenomeno dell'albinismo.
Lo studio è stato realizzato dal team di George Cotsarelis, che un anno fa aveva individuato le cellule staminali in grado di rigenerare i capelli. I ricercatori hanno esaminato le teste di uomini colpiti da calvizie e hanno paragonato le aree prive di capelli con quelle ancora ricoperte: hanno così scoperto che nelle zone calve erano presenti livelli di prostaglandina D2 di gran lunga maggiori.
Ora molti ricercatori si stanno dirigendo verso questa nuova scoperta alla disperata ricerca di qualcosa che possa veramente fermare la caduta dei capelli e restituire a molti individui la gioia di vedere il proprio volto incorniciato da una chioma bella e sana.