Fluifort Febbre E Dolore Bb Orale Sosp 150 Ml 100 Mg/5 Ml Gusto Fragola Senza Zucchero
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Fluifort Febbre E Dolore Bb Orale Sosp 150 Ml 100 Mg/5 Ml Gusto Fragola Senza Zucchero

Scadenza:
05/2026
12,70 €
Disponibile
Minsan
041299013
Brand: FLUIFORT
LineaFLUIFORT FEBBRE DOL
Casa FarmaceuticaDOMPE' FARMACEUTICI SPA
Denominazione

FLUIFORT FEBBRE E DOLORE BAMBINI 100 MG/5 ML SOSPENSIONE ORALE SENZA ZUCCHERO

Avvertenze

Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose efficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Altri FANS: l'usodi Fluifort Febbre e Dolore deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilita', potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche insoggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilita' dopo assunzione di ibuprofene e' maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo l'uso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e neisoggetti con iperreattivita' bronchiale (asma), febbre da fieno, poliposi nasale, patologie respiratorie ostruttive croniche o precedenti episodi di angioedema (vedere paragrafo 4.2 e paragrafo 4.8). Effetti gastrointestinali (GI), emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventigastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale,ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Negli anziani e in pazienticon storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e' piu' alto con dosi aumentate di FANS.Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piu' bassa dosedisponibile. L'uso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) inparticolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazionegastrointestinale in pazienti che assumono Fluifort Febbre e Dolore,il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministraticon cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale(colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti dermatologici, reazionicutanee severe: sono state segnalate raramente reazioni cutanee gravi,alcune delle quali fatali, tra cui dermatite esfoliativa, sindrome diStevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica in associazione all'uso di FANS (vedi paragrafo 4.8). I pazienti sembrano essere a piu' altorischio nelle prime fasi della terapia: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. E' stata segnalata pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG) in relazione a medicinali contenenti ibuprofene. Ibuprofene deveessere sospeso alla prima comparsa di segni e sintomi di reazioni cutanee severe, come eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Fluifort Febbre e Dolore deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Mascheramento dei sintomi diinfezioni sottostanti: Fluifort Febbre e Dolore puo' mascherare i sintomi di infezione, cosa che potrebbe ritardare l'avvio di un trattamento adeguato e peggiorare pertanto l'esito dell'infezione. Cio' e' stato osservato nella polmonite batterica acquisita in comunita' e nelle complicanze batteriche della varicella. Quando Fluifort Febbre e Doloree' somministrato per il sollievo dalla febbre o dal dolore correlatia infezione, e' consigliato il monitoraggio dell'infezione. In contesti non ospedalieri, il paziente deve rivolgersi al medico se i sintomipersistono o peggiorano. La varicella puo' eccezionalmente essere all'origine di complicazioni infettive gravi alla cute e ai tessuti molli.Ad oggi, non si puo' escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di tali infezioni, pertanto si consiglia di evitare l'utilizzo di Fluifort Febbre e Dolore in caso di varicella. Effetti cardiovascolarie cerebrovascolari: cautela e' richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche' in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventitrombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale,gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. <= 1200 mg/die) siano associati ad un aumento del rischio di infarto del miocardio. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione. Analogheconsiderazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Patologie renali: in generale, l'uso abituale di analgesici, specialmente la combinazione di differenti sostanze analgesiche, puo' provocarelesioni renali permanenti, con rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalita' renale (vedere paragrafo 4.3 e 4.8). Nei pazienti con insufficienza cardiaca, insufficienzarenale o epatica, in quelli che assumono diuretici o che hanno subitointerventi chirurgici importanti con conseguente disidratazione, deveessere considerato il monitoraggio della diuresi e della funzionalita'renale.

Eccipienti

Fluifort Febbre e Dolore Bambini 100 mg/5 ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero: acido citrico monoidrato, sodio citrato, acesulfame di potassio, gomma xantana, sodio benzoato, aroma fragola, sciroppo di maltitolo, glicerina, acqua depurata. Fluifort Febbre e Dolore Bambini 100 mg/5 ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero: acido citrico monoidrato, sodio citrato, acesulfame di potassio, gomma xantana, sodio benzoato, aroma arancia, sciroppo di maltitolo, glicerina, acqua depurata.

Indicazioni

Trattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato.

Interazioni

L'ibuprofene deve essere evitato in associazione con acido acetilsalicilico (aspirina): la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non e' generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento degli effetti indesiderati. Dati sperimentali indicano che l'ibuprofene puo' inibire gli effetti dell'acido acetilsalicilico abassa dose sull'aggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, l'esiguita' dei dati e le incertezze relative all'applicazione dei dati estrapolati ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive sull'uso regolare di ibuprofene; sono improbabili effetti clinicamente rilevanti derivanti dall'uso occasionale dell'ibuprofene (vedere paragrafo5.1); altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2: evitare l'uso contemporaneo di due o piu' analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei: aumento del rischio di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). L'ibuprofene deve essere utilizzato concautela in associazione con corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4); antibiotici chinolonici: dati provenienti dagli studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni; anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come warfarin e ticlopidina (vedere paragrafo 4.4); agenti antiaggreganti, come acido acetilsalicilico: aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Inibitori selettivi del reuptake dellaserotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragie gastrointestinale(vedere paragrafo 4.4); fenitoina: l'uso concomitante di FluifortFebbre e Dolore con la fenitoina puo' aumentare i livelli sierici di questi medicinali. L'uso corretto dei farmaci (somministrati per un periodomassimo di 3 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di fenitoina; antidiabetici: e' possibile un aumento dell'effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree. Nel caso di trattamento simultaneo, si raccomanda il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue; antivirali: ritonavir, possibile aumento della concentrazione dei FANS; ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicita'; mifepristone:i FANS non devono essere somministrati negli 8-12 giorni successivi all'assunzione di mifepristone poiche' possono ridurne l'efficacia; citotossici: metotressato, riduzione dell'escrezione (aumentato rischio ditossicita') e potenziale aumento della concentrazione plasmatica di metotrexato; litio: riduzione dell'escrezione (aumentato rischio di tossicita'); tacrolimus: aumentato rischio di nefrotossicita'; uricosurici: probenecid e sulfinpirazone, rallenta l'escrezione dei FANS (aumento delle concentrazioni plasmatiche). Zidovudina: aumento del rischio di tossicita' ematica quando i FANS vengono utilizzati in associazionealla zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematomi in emofilici HIV (+) se trattati contemporaneamente conzidovudina e ibuprofene. Anti-ipertensivi, (ACE inibitori e antagonisti dell'angiotensina II) e diuretici: i FANS possono ridurre l'effettodei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienticon funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somministrazionedi un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puo' portare a unulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono FluifortFebbre e Dolore in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata concautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante eperiodicamente. Diuretici risparmiatori di potassio: la somministrazione concomitante di Fluifort Febbre e Dolore e diuretici risparmiatoridi potassio puo' portare ad iperpotassiemia. Inibitori del CYP2C9: lasomministrazione concomitante di ibuprofene e di inibitori del CYP2C9puo' aumentare l'esposizione all'ibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), e'stata dimostrata un'aumentata esposizione al S(+)-ibuprofene da approssimativamente l'80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano contemporaneamente forti inibitori del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo.Glicosidi cardiaci (digossina): i FANS possono peggiorare l'insufficienza cardiaca, ridurre il VGF (velocita' di filtrazione glomerulare) eaumentare i livelli plasmatici di glicosidi.

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci antinfiammatori/antireumatici non steroidei, derivati dell'acido propionico.

Principi attivi

Ogni ml di sospensione orale contiene principio attivo: ibuprofene 20mg. Eccipienti con effetto noto: 1 ml contiene sciroppo di maltitolo 753,30 mg, sodio benzoato 1 mg, sodio citrato 7 mg, glucosio (contenutonell'aroma arancia) 2,535 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti,vedere paragrafo 6.1.

Effetti indesiderati

La lista dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti quelli chesono stati riconosciuti durante il trattamento con ibuprofene per brevi periodi di trattamento e per dosi giornaliere fino ad un massimo di1200 mg. In caso di terapie per patologie croniche o prolungate ad alto dosaggio possono manifestarsi altri effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono comuni agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei. Le reazioni avverseassociate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi ed in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (>=1/10); comune(>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Raro: cistite, rinite; molto raro: peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante), in casi eccezionali gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessutimolli sono state riscontrate durante un'infezione da varicella. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: disturbi dell'ematopoiesi incluso anemia, anemia aplastica, anemia emolitica (test di coombs positivo), leucopenia, neutropenia, trombocitopenia (con o senza porpora), eosinofilia, pancitopenia e agranulocitosi^¹. Disturbi del sistemaimmunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'^²; molto raro:anafilassi, angioedema o shock grave (gravi reazioni di ipersensibilita' che includono gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione), esacerbazione dell'asma. Disturbi delmetabolismo e della nutrizione. Non nota: appetito ridotto, ritenzione di liquidi^³. Disturbi psichiatrici. Raro: depressione, insonnia, difficolta' di concentrazione, labilita' emotiva, disturbo della visionee dell'udito; non nota: irritabilita'. Patologie del sistema nervoso.Non comune: vertigine, cefalea, sonnolenza, convulsione, agitazione,stanchezza; raro: accidente cerebrovascolare, emorragia cerebrovascolare; molto raro: meningite asettica^4. Patologie dell'occhio. Non comune: disturbi visivi; raro: occhio secco. Patologie dell'orecchio e dellabirinto. Non nota: tinnito. Patologie cardiache. Raro: palpitazioni;molto raro: infarto del miocardio; non nota: edema ed insufficienza cardiaca^5. Patologie vascolari. Molto raro: ipotensione; non nota: ipertensione^5, shock patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.Non nota: reattivita' del tratto respiratorio che comprende asma, ostruzione della laringe, broncospasmo, dispnea, apnea. Patologie gastrointestinali. Non comune: nausea, dispepsia, dolore addominale^6; raro: vomito, flatulenza, costipazione, diarrea, bocca secca, ulcerazione gengivale; molto raro: ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, emorragia gastrointestinale, melena, ematemesi^7, ulcerazione della bocca, gastrite; non nota: esacerbazione di colite e morbodi crohn^8 pancreatite, duodenite, esofagite. Patologie epatobiliari.Molto raro: funzione epatica anormale, epatite, ittero, sindrome epatorenale, necrosi epatica, insufficienza epatica, prova di funzionalita' epatica anormale. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: eruzioni cutanee varie^²; raro: dermatite esfoliativa, alopecia, reazioni di fotosensibilita'; molto raro: dermatite bollosa tracui sindrome di stevens-johnson, eritema multiforme e necrolisi epidermica tossica^². Non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome dress), pustolosi esantematica acuta generalizzata (peag). Patologie renali ed urinarie. Raro: necrosi tubulare, glomerulonefrite, poliuria, ematuria, prova di funzionalita' renale anormale; molto raro: insufficienza renale acuta^9. Esami diagnostici. Raro:ematocrito diminuito; molto raro: emoglobina diminuita. Descrizione dialcune reazioni avverse: ^1 I primi sintomi possono essere: febbre, mal di gola, ulcere superficiali della bocca, sintomi simil-influenzali, marcato affaticamento, epistassi ed emorragia. In questi casi si deve consigliare al paziente di interrompere immediatamente il medicinale, di evitare qualsiasi farmaco di automedicazione contenente analgesici o antipiretici e di consultare il medico. Raramente insufficienza cardiaca congestizia in pazienti con funzioni cardiache compromesse. ^2Reazioni di ipersensibilita': queste reazioni comprendono a) reazioniallergiche non specifiche e anafilassi, febbre, brividi, b) reattivita' del tratto respiratorio che comprende asma, asma aggravata, broncospasmo (vedere paragrafo 4.3 e 4.4) o dispnea o c) diverse patologie cutanee che includono varie eruzioni cutanee (anche di natura maculo papulare), prurito, orticaria con o senza angioedema, porpora, angioedemae molto raramente, dermatiti bollose ed esfoliative che includono necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson ed eritema multiforme. ^3 Diminuzione dell'appetito: in generale si risolve rapidamente alla sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4) ^4 Il meccanismo patogenetico della meningite asettica indotta da farmaci non e' completamente conosciuto. Tuttavia i dati disponibili sulla meningite asettica correlata alla somministrazione di FANS inducono a pensare aduna reazione immune (dovuta a una relazione temporale con l'assunzionedel medicinale e alla scomparsa di sintomi dopo la sospensione del trattamento). Da notare, singoli casi di sintomi di meningite asettica (come torcicollo, collo intorpidito, cefalea, nausea, vomito, febbre edisorientamento) sono stati osservati durante il trattamento con ibuprofene in pazienti con patologie autoimmuni (come lupus eritromatoso sistemico, malattia mista del connettivo). ^5 Insufficienza cardiaca ededema: Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puo' essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Insufficienza cardiaca congestizia in pazienti con funzioni cardiache compromesse. ^6 Gli eventi avversi piu' comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. I disurbi gastricipossono essere ridotti assumendo il medicinale a stomaco pieno. ^7 Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, melena ed ematemesi a volte fatale. ^8 Esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). ^9 Insufficienza renale acuta specialmente in caso di terapie di lunga durata, associata ad aumento dei livelli di urea nel siero ed edema. Puo' verificarsi necrosi papillare.

Controindicazioni effetti secondari

Ipersensibilita' all'ibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; bambini di eta' inferiore a 3 mesi o di pesoinferiore a 5,6 kg; il medicinale e' controindicato in pazienti che mostrano o hanno precedentemente mostrato ipersensibilita' (es. asma, rinite, angioedema o orticaria) all'acido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando l'ipersensibilita' e' associata a poliposi nasale e asma. Ulcera peptica attiva; grave insufficienza renale o epatica (vedereparagrafo 4.4); severa insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.4);storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento); uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori specifici dellaCOX-2; pazienti con storia di sanguinamento cerebrovascolare o altro sanguinamento attivo; pazienti con disturbi non chiariti della formazione del sangue; pazienti con grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi); durante l'ultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).

Gravidanza e allattamento

E' improbabile che soggetti di eta' inferiore a 12 anni vadano incontro a gravidanza, o allattino al seno. Peraltro, in tali circostanze bisogna tenere presente le seguenti considerazioni. Gravidanza: durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la somministrazione di ibuprofene dovrebbe essere evitata. L'inibizione della sintesi di prostaglandine puo' interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppoembrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisidopo l'uso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle primefasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiacheaumentava da meno dell'1% fino a circa l'1,5%. E' stato ritenuto cheil rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine hamostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impiantoe di mortalita' embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza divarie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Dalla ventesima settimana di gravidanza in poi, l'uso di ibuprofene potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed e' in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, in seguito al trattamento nel secondo trimestre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso, la maggior parte dei quali si sono risolti dopo la sospensione del trattamento. Pertanto, durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, l'ibuprofene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l'ibuprofene e' usato dauna donna che desidera una gravidanza, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piu' basse possibili. In seguito all'esposizione a ibuprofene per diversi giorni dalla ventesima settimana di gestazione inpoi dovrebbe essere considerato il monitoraggio antenatale dell'oligoidramnios e della costrizione del dotto arterioso. In caso di oligoidramnios o costrizione del dotto arterioso, il trattamento con ibuprofene dovrebbe essere interrotto. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (costrizione/chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale che puo' progredire a insufficienza renale con oligoidramnios (vedere sopra); la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibileprolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza, l'ibuprofene e' controindicato durante il terzo trimestre digravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 5.3). Allattamento: esistono datilimitati che dimostrano che l'ibuprofene possa passare in basse concentrazioni nel latte materno ed e' improbabile che possa avere effetti indesiderati per i neonati. Fertilita': ci sono prove che i medicinaliche inibiscono la sintesi di ciclossigenasi/prostaglandine possano causare una compromissione della fertilita' femminile per effetto sull'ovulazione. Questo effetto e' reversibile dopo interruzione del trattamento.

Posologia

Posologia: la dose giornaliera e' strutturata in base al peso ed all'eta' del paziente. La dose efficace piu' bassa deve essere usata per ilperiodo piu' breve necessario ad alleviare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'usodella dose minima efficace per la durata di trattamento piu' breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Nei bambini di eta' compresa tra 3 e 6 mesi limitare la somministrazionea quelli di peso superiore ai 5,6 kg. Modo di somministrazione: la somministrazione orale a lattanti e bambini di eta' compresa fra 3 mesie 12 anni dovrebbe avvenire mediante siringa dosatrice fornita con ilprodotto. I pazienti che soffrono di problemi di stomaco possono assumere il medicinale durante i pasti. La scala graduata presente sul corpo della siringa riporta in evidenza le tacche per i diversi dosaggi; in particolare la tacca da 2,5 ml corrispondente a 50 mg di ibuprofenee la tacca da 5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene. La dose giornaliera di 20-30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa 3 volte al giorno ad intervalli di 6-8 ore, puo' essere somministrata sulla base dello schema che segue. Peso: da 5,6 kg; eta': 3 - 6 mesi; dose singola in ml:2,5 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore. Peso: da 7 kg; eta': 6 - 12 mesi; dose singola in ml: 2,5 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore. Peso: da 10 kg; eta':1 - 3 anni; dose singola in ml: 5 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore. Peso: da 15 kg; eta': 4 - 6 anni; dose singola in ml: 7,5 ml (5 ml + 2,5 ml); numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore. Peso: da 20 kg; eta': 7 - 9 anni; dose singola in ml: 10 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24ore. Peso: da 28 a 43 kg; eta': 10 - 12 anni; dose singola in ml: 15 ml; numero massimo di somministrazioni/giorno: 3 nelle 24 ore. Popolazioni speciali: nel caso di febbre post-vaccinazione riferirsi al dosaggio sopra indicato, somministrando una dose singola seguita, se necessario, da un'altra dose dopo 6 ore. Non somministrare piu' di due dosi nelle 24 ore. Consultare il medico se la febbre non diminuisce. Lattanti di eta' compresa tra 3 e 5 mesi di peso superiore a 5,6 Kg: nei lattanti di eta' compresa tra 3 e 5 mesi deve essere consultato il medicoqualora i sintomi persistano per un periodo superiore alle 24 ore o nel caso di peggioramento della sintomatologia. Lattanti e bambini (di eta' compresa tra 6 mesi e 12 anni): nel caso l'uso del medicinale sianecessario per piu' di 3 giorni nei lattanti e bambini di eta' superiore ai 6 mesi, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. Istruzioni per l'utilizzo della siringa dosatrice: 1. Svitare il tappo spingendolo verso il basso e girandolo verso sinistra. 2. Introdurre a fondo la punta della siringa nel foro delsottotappo. 3. Agitare bene. 4. Capovolgere il flacone, quindi, tenendo saldamente la siringa, tirare delicatamente lo stantuffo verso il basso facendo defluire la sospensione nella siringa fino alla tacca corrispondente alla dose desiderata. 5. Rimettere il flacone in posizioneverticale e rimuovere la siringa ruotandola delicatamente. 6. Introdurre la punta della siringa nella bocca del bambino, ed esercitare unalieve pressione sullo stantuffo per far defluire la sospensione. 7. Dopo l'uso avvitare il tappo per chiudere il flacone e lavare la siringacon acqua calda. Lasciarla asciugare, tenendola fuori dalla portata edalla vista dei bambini.

Conservazione

Nessuna particolare.

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    Non appena riceviamo il tuo ordine su Farmaciauno.it, il nostro back office inizia a gestirlo. Gli ordini effettuati entro le ore 15.00 vengono elaborati lo stesso giorno, mentre quelli ricevuti dopo tale orario saranno presi in carico il giorno lavorativo successivo. Gli ordini effettuati il sabato, la domenica o nei giorni festivi saranno anch'essi processati il primo giorno lavorativo successivo. Se il prodotto ordinato è disponibile nel nostro magazzino o presso i nostri fornitori, procederemo con l'elaborazione dell'ordine in base al metodo di pagamento scelto:
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  2. Giorno 1 (Affidamento della Merce al Corriere):
    Il giorno lavorativo successivo all'ordine, il nostro corriere ritira la merce dai nostri magazzini entro le ore 18.00. Prepariamo e inviamo al corriere tutti i documenti necessari, come il Documento di Trasporto (D.D.T.), la Ricevuta di Acquisto (R.A.) e/o la Fattura di Acquisto (F.A.), indicando la località di destinazione e qualsiasi nota aggiuntiva sarà inviata via mail.
  3. Giorno 2 (Assegnazione del Tracking Number e Consegna):
    Il giorno successivo al ritiro, il corriere assegna il numero di spedizione (Tracking Number) e inizia il processo di consegna. Nel caso in cui tu sia un cliente registrato, potrai consultare lo stato del tuo ordine nella tua area riservata su Farmaciauno.it, permettendoti di monitorare in tempo reale lo stato della preparazione e dell’affido al corriere. In circostanze eccezionali, il corriere potrebbe contattarti direttamente via email con il Tracking Number o apportare modifiche alla data di consegna.
  4. Giorno 2-3 (Consegna della Merce):
    L’ordine verrà consegnato all'indirizzo da te indicato

 

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