Troppi zuccheri nel sangue? Ecco quali cibi sostituire

Troppi zuccheri nel sangue? Ecco quali cibi sostituire

Cosa significa avere troppi zuccheri nel sangue e come cambiare abitudini a tavola 

Consultando il referto delle analisi ti sei reso conto di avere troppi zuccheri nel sangue e sei preoccupato? Questo valore, che è bene monitorare anche nelle urine  regolarmente, può essere la spia di un problema che è bene non sottovalutare.

Andiamo allora a vedere nello specifico cosa può significare una sua alterazione e quali sono i rimedi più efficaci, soprattutto per quel che riguarda l’alimentazione. 

Troppi zuccheri nel sangue: ecco cosa significa 

Comunemente si parla di “zuccheri di sangue” ma ci si riferisce  soltanto al glucosio, il quale deriva dalla scissione degli aminoacidi, viene assorbito dalla mucosa intestinale e distribuito ai tessuti attraverso la circolazione ematica. 

La sua funzione principale è quella di essere la più importante fonte di energia per l’organismo umano (così come degli esseri viventi in genere): basti pensare che il solo sistema nervoso centrale consuma circa 180 g di glucosio al giorno. 

La concentrazione di glucosio nel sangue è detta glicemia e l’organismo umano possiede una serie di meccanismi fisiologici di regolazione per mantenere il livello glicemico in un “range” relativamente costante (70 a 100 mg a digiuno), primo fra tutti l’azione dell’insulina, l’ormone che facilita il passaggio del glucosio dal sangue alle cellule e gestisce il glucosio.

Quando l’insulina non è presente in quantità sufficienti, infatti, si verifica uno scarso utilizzo del glucosio da parte delle cellule e un suo aumento in circolo: si parla quindi di iperglicemia e di diabete mellito, che però deve essere diagnosticato dal medico. 

Quali sono i sintomi tipici del diabete?

Oltre ad effettuare le analisi specifiche per verificare la presenza di troppi zuccheri nel sangue, è bene porre attenzione a quelli che sono i sintomi tipici del diabete e che aiutano il medico a fare un’eventuale diagnosi:

  • Un senso costante di sete e bocca asciutta, nonostante l’assunzione di liquidi.
  • Necessità di urinare spesso, anche di notte.
  • Ferite che guariscono lentamente.
  • Sudorazione eccessiva e prurito.

Glicemia alta: cosa evitare a tavola?

Oltre che a seguire le indicazioni del medico, in caso di glicemia alta e diabete, è estremamente necessario modificare le proprie abitudini a tavola.

La dieta non è complessa e restrittiva, perché deve fornire un apporto calorico adeguato, ma si pone l’obiettivo del controllo glicemico che consente il mantenimento uno stato di benessere generale ed di evitare complicazioni.

Ecco quali sono i cibi da limitare o evitare:

  • zucchero, marmellata, miele, caramelle, cioccolata, prodotti dolciari raffinati ad alto contenuto glucidico e lipidico (biscotti, snack, merendine, gelati, dolci preconfezionati, cornetti, paste);
  • Pane e pasta preparati con farine raffinate.
  • Patate.
  • Frutta secca e sciroppata. 
  • Frutta ricca di zuccheri (banane, uva, fichi e cachi).
  • Bevande zuccherate e superalcolici.
  • Burro, lardo, strutto, margarine dure, panna ecc.
  • Carne rossa. 

Preferire quindi pane e pasta integrale, i legumi, il pesce, le carni magre e bianche, lo yogurt, il latte scremato, la verdura, la frutta povera di zuccheri e, tra i condimenti, l’olio extra vergine d’oliva. 

Ricorda inoltre di praticare attività fisica regolarmente e di stabilizzare il ritmo sonno-veglia per migliorare la qualità del sonno, ma anche assumere degli integratori naturali che aiutano a controllare i livelli di glucosio nel sangue

Quali integratori scegliere?

Fortunatamente la natura ci mette a disposizione moltissime piante che aiutano a stabilizzare e abbassare i livelli di glucosio nel sangue. 

Tra i rimedi naturali migliori ci sono ad esempio l’eucalipto, il mirto, il sambuco e la gymnema, ma anche il tè verde che troviamo nell’integratore Fitoglucose Factors

Ottimo anche Glicem Stop, un integratore in capsule che, grazie alla sua formula bilanciata con estratto di Olivo, favorisce il metabolismo dei carboidrati.

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