Carenza di Calcio

A cosa serve il calcio

Nell’organismo il calcio ricopre diverse funzioni importanti, come la mineralizzazione ossea, la coagulazione del sangue e l’eccitabilità neuromuscolare. Al livello intracellulare, questo minerale è coinvolto nel processo di neurotrasmissione, nella contrazione muscolare scheletrica e cardiaca, nella secrezione di alcuni ormoni, nella regolazione della trascrizione genica e di attività metaboliche. Dunque una carenza di calcio può avere effetti negativi sull’organismo.

Sintomi carenza di calcio

La carenza di calcio, dovuta a un insufficiente apporto dietetico o un malassorbimento intestinale, non produce sintomi degni di nota nel breve e medio periodo. In caso di malattie, soprattutto se coinvolgono paratiroidi o dei reni, la carenza di calcio nel sangue porta a sintomi evidenti.

Calcio basso: sintomi di carenza di calcio nelle unghie e nei denti

Alcuni segni di carenza di calcio sono le unghie fragilidenti che si sgretolano, fragilità nelle ossa. Se persiste nel tempo la ipocalcemia comporta conseguenze alle ossa, rendendole meno resistenti, più fragili e soggette a fratture in età senile.

Cause carenza di calcio

La mancanza di calcio può restare del tutto asintomatica in periodo iniziale, ma se non si interviene in tempo, la carenza di calcio può avere conseguenze spiacevoli.

Tra le cause della carenza di calcio ci sono:

  • Menopausa. Una carenza di calcio nell’organismo è fisiologico nelle donne in menopausa. Il calo degli estrogeni, infatti, impoverisce il patrimonio minerale osseo e diminuisce le capacità di assorbimento del calcio da parte dell’organismo. Quindi, soprattutto per le persone che non seguono una terapia ormonale sostitutiva, è fortemente consigliata l’integrazione sia di calcio che di vitamina D.
  • Aumentata fragilità e predisposizione all’osteoporosi in età senile.
  • Diete specifiche prive di alcuni alimenti contenenti calcio. Possono avere carenze di calcio per esempio gli individui intolleranti al lattosio che non mangiano i latticini, o i vegani che eliminano dalla dieta gli alimenti che derivano dagli animali derivati (come uova, latte, formaggi).

L’apporto alimentare del calcio è particolarmente importante dalla nascita sino a circa 30 anni di età, quando si raggiunge la massima mineralizzazione ossea. Accumulando un buon quantitativo di questo minerale, quando si avrà il calo dovuto all’invecchiamento non si raggiungono livelli patologici di diminuzione di calcio nell’organismo.

Come assumere calcio

In caso di carenza di calcio, questo minerale può essere assunto attraverso alcuni alimenti ricchi oppure con integratori di calcio alimentari.

In caso di ipocalcemia reiterata nel tempo è utile ricorrere a integratori di calcio associati alla vitamina D, che è essenziale per il giusto assorbimento del minerale nell’intestino.

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