A cosa serve il selenio
Il selenio partecipa a diversi altri processi come la sintesi del DNA, il metabolismo degli ormoni tiroidei, la protezione dalle infezioni e la riproduzione. Inoltre permette il corretto funzionamento degli antiossidanti cellulari e ha un effetto benefico per la salute, perché riduce il rischio di declino cognitivo, malattie cardiovascolari e problemi alla tiroide. Una carenza di selenio nel nostro organismo, infatti, può provocare diverse patologie che riguardano la tiroide, come l’ipotiroidismo.
Inoltre, il selenio interagisce con altri nutrienti, specialmente con lo iodio e la vitamina E.
Sintomi carenza di selenio
I sintomi della carenza di selenio possono essere: debolezza muscolare, abbassamento delle difese immunitarie, aumento dei processi infiammatori,invecchiamento precoce e la formazione di cataratta, problemi alla pelle e patologie associate al danno da radicali liberi, perdita di memoria, arteriosclerosi e disturbi cardiovascolari. Inoltre selenio e tiroide sono spesso collegati.
Cause carenza di selenio
L’adeguato apporto di selenio dipende dall’età dell’individuo e la quantità giornaliera di questo minerale cresce dai 3 ai 14 anni di vita. Inoltre, aumenta il fabbisogno giornaliero nelle donne in stato di gravidanza.
Le possibili cause di una carenza di selenio sono:
- Scarso apporto nutrizionale.
- Aumento del fabbisogno per condizioni fisiologiche, come lo stato di gravidanza.
- Funzione intestinale gravemente compromessa e conseguente malassorbimento di selenio al livello intestinale.
- Nutrizione parenterale totale, ossia somministrazione di nutrienti direttamente per via venosa e non attraverso l’apparato digerente.
- Età molto avanzata.
- Fattori di stress, come l’elevata esposizione al mercurio.
- Aumento dello stress ossidante per carenza di vitamina E.
Come assumere il selenio
Gli alimenti più ricchi di selenio sono il pesce e gli organi degli animali. Altri cibi che sono buone fonti di questo minerale sono la carne rossa, i latticini e i cereali. In generale, invece, la quantità di selenio presente negli alimenti di origine vegetale dipende dalle caratteristiche del terreno in cui sono stati coltivati.
Integratori di selenio
Qualora la dieta non sia sufficiente a garantirti un apporto adeguato di selenio nel sangue, si può intervenire con l'assunzione di integratori di selenio.
L'assunto di base resta il corregger lo stile alimentare, in alternativa all’apporto di questo oligoelemento attraverso la dieta, si possono assumere integratori di selenio come Ibsa Farmaceutic Syrel, o come LongLife Selenium, in grado di supportare efficacemente la funzionalità tiroidea.