Ansia, stress e nervosismo

Cos’è l’ansia

L’ansia è stato di disagio psicologico ed è una sensazione molto diffusa: rappresenta uno stato emotivo che crea preoccupazione e alimenta paure nei confronti di tutto ciò che è esterno. La sensazione di ansia, quando è temporanea, abbastanza mite e con una chiara causa identificabile, può essere considerata una normale risposta fisiologica ad un evento (ad esempio quella che si prova prima di un esame, prima di una visita importante, ecc) e anzi, è uno sprone a prepararsi al meglio e dare il massimo. Quando invece l’ansia è esagerata e ingiustificata rispetto alla situazione reale, si verifica spesso o addirittura continuamente, si può parlare di ansia-stato e di ansia generalizzata, che porta la persona a vivere con una continua sensazione di tensione, inquietudine, nervosismo, agitazione e stress. L’ansia generalizzata, inoltre, non coinvolge solo il singolo soggetto, ma anche chi gli sta intorno.

Sintomi ansia

I sintomi dell’ansia generalizzata sono molto vari e anche diversamente avvertiti dalle persone. Tuttavia, i più comuni e diffusi degli attacchi d’ansia sono:

  • Aumento del battito cardiaco (palpitazioni)
  • Tensione ai muscoli (soprattutto collo e spalla)
  • Mal di testa
  • Aumento della frequenza della respirazione o iperventilazione
  • Secchezza del cavo orale
  • Nausea
  • Diarrea
  • Offuscamento visivo e capogiri
  • Difficoltà di concentrazione
  • Cattivo umore/depressione
  • Disturbi del sonno
  • Perdita di autostima

Cause ansia

Le cause dell’ansia generalizzata possono essere molte e diverse da persona a persona, perché si tratta di uno stato psicologico legato alle esperienze di ognuno. Gli studi scientifici al riguardo hanno comunque individuato alcune cause più comuni:

  • Fattori genetici: circa il 50% dei casi di soggetti con disturbi d’ansia hanno almeno un familiare affetto da una patologia analoga.
  • Fattori biologici: nel cervello, l’ansia è causata da alterazioni della quantità di alcuni neurotrasmettitori, come un’eccessiva produzione di noradrenalina (ormone dello stress), e una produzione ridotta di serotonina (ormone del buonumore) e di GABA (un neurotrasmettitore inibitorio).
  • Fattori inconsci: Freud, padre della psicoanalisi, ci suggerisce che l’ansia deriva da un conflitto inconscio che si può far risalire all’infanzia e che si sviluppa durante la vita adulta; questo meccanismo mette in atto dei meccanismi di difesa che allontanano dalla coscienza questo stesso conflitto, relegandolo nell’inconscio.

Attacchi di ansia

Gli attacchi d’ansia sono chiamati anche attacchi di panico, perché sono caratterizzati da episodi di improvvisa ed intensa paura, e da un escalation dell’ansia normalmente presente. I sintomi sono somatici e cognitivi:

  • Palpitazioni
  • Sudorazione eccessiva
  • Tremore
  • Sensazione di soffocamento
  • Dolore al petto
  • Nausea
  • Vertigini
  • Paura di morire o d’impazzire
  • Brividi
  • Vampate di calore

Spesso gli attacchi d’ansia si verificano all’improvviso, almeno la prima volta: poi si innesca un circolo vizioso a causa della “paura della paura”, che sfocia in un vero e proprio disturbo di panico, il quale provoca l’ansia di trovarsi in luoghi o situazioni dalle quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi, o nei quali non sarebbe disponibile un aiuto in caso di attacco di panico inaspettato. Da qui nasce la paura di stare soli, di uscire, guidare l’auto, stare in posti affollati e così via. Evitare le situazioni potenzialmente ansiogene porta il paziente a diventare schiavo dell’ansia e, di conseguenza, frustrato dalla situazione che lo porta a diventare dipendente dagli altri.

Ansia generalizzata

Il disturbo dell’ansia generalizzata è caratterizzato dalla presenza dei classici sintomi dell’ansia fisiologica, ma anche da una preoccupazione costante ed eccessiva, esagerata rispetto alla realtà dei fatti, o del tutto ingiustificata. I sintomi ansiogeni, quindi, si protraggono nel tempo anche in assenza di fattori scatenanti esterni ed il soggetto che prova l’ansia generalizzata è continuamente tormentato da alcuni fastidiosi sintomi:

Stress da lavoro

Lo stress non è una malattia ma può causare dei problemi di salute mentale e fisica quando si manifesta per periodi prolungati. In particolare, lo stress da lavoro può essere determinato da alcuni fattori particolari come:

  • Quantità di lavoro eccessivo oppure insufficiente
  • Problemi sul lavoro
  • Cattiva organizzazione del lavoro
  • Ambiente lavorativo negativo e/o ostile
  • Ricompensa insufficiente o non proporzionale
  • Impossibilità di esprimere lamentele
  • Mancanza di collaborazione o sostegno
  • Precarietà sul posto di lavoro

Trattamento e rimedi anti stress

L’ansia non grave è gestibile attraverso delle semplici tecniche di autocontrollo e con:

  • Rimedi erboristici: Valeriana, biancospino e Passiflora, melissa e Lavanda, che esercitano un effetto prolungato benefico sugli stati d’ansia in virtù delle loro proprietà rilassanti. Ad esempio Esi Relaxerbe Gocce è un valido aiuto per il benessere globale dell’organismo e dell’umore.
  • Tecniche di rilassamento: come lo yoga, la meditazione, sessione di massaggi o ipnoterapia, ma anche semplici esercizi di respirazione da ripetere anche solo 5 minuti al giorno per alleviare i sintomi dell’ansia.

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Quando rivolgersi al medico in caso di ansia

Per capire quando rivolgersi al medico (specialista) è fondamentale distinguere l’ansia fisiologica da quella patologica generalizzata; la maggior parte delle persone, infatti, sono in grado di gestire bene le tensioni e lo stress con delle semplici tecniche di autocontrollo, ma altre soffrono di sintomi gravi e/o prolungati. In particolare, è necessario contattare il medico se si avvertono questi sintomi:

  • Ansia quasi tutti i giorni
  • Disturbi del sonno quasi quotidiani che provocano stanchezza
  • Gravi attacchi di panico e ansia
  • Palpitazioni frequenti
  • Depressione profonda

Consigli del farmacista per chi soffre di ansia

Come combattere l'ansia? Per combattere la paura eccessiva, o razionalmente ingiustificata, verso uno stimolo o una situazione (reale o elaborata) che provoca reazioni psicosomatiche, è importante, in primis, rivolgersi ad uno specialista che potrebbe prescrivere una terapia ansiolitica o indirizzare il paziente da uno psichiatra, per una diagnosi e una terapia mirata. Se invece i sintomi ansiogeni sono più lievi e poco frequenti, può rivelarsi sufficiente combatterli con:

  • Alimentazione corretta: gli ormoni, i neurotrasmettitori e gli enzimi che regolano l’attivazione e la soppressione del sistema nervoso, dipendono dalla concentrazione di alcuni nutrienti; può essere utile, quindi, assumere cibi ricchi di serotonina (cacao, cioccolato fondente, noci, kiwi, ciliegie, visciole, pomodori, banane, prugne e verdura). Da evitare invece alimenti che contengono molecole nervine stimolanti (caffè, ginseng, tè, Energy drink, alcolici). Una dieta sana ed equilibrata, in generale, fa bene all’organismo e il benessere fisico corrisponde anche a quello psicologico.
  • Terapia psicologica: può essere considerata naturale e anche il rimedio più efficace, perché permette di andare all’origine del problema psicologico.
  • Fitoterapia: assunzione di piante che incrementano il rilassamento e diminuiscono lo stress (valeriana, biancospino, melissa e passiflora).
  • Oligoterapia: assunzione di minerali come il manganese e cobalto, ma anche magnesio.
  • Aromaterapia: inalazione di oli essenziali neurosedativi come lavanda, melissa, camomilla e arancio amaro.
  • Esercizi di rilassamento e meditazione: come lo yoga, ma anche le passeggiate rilassanti e qualsiasi attività che possa facilitare il benessere interiore.

Inoltre, è importante per prevenire l’ansia:

  • Ammettere la propria tendenza a soffrire di stati ansiosi e agire di conseguenza.
  • Riconoscere le situazioni e le circostanze che possono scatenarli ed evitarli.
  • Rivolgersi ad uno psicoterapeuta all’insorgere dei primi sintomi più importanti.
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