A cosa serve l’acido folico
Indispensabile per un’adeguata proliferazione e maturazione cellulare, l’acido folico non è sintetizzato dall’organismo, quindi è importante che ci sia un adeguato apporto alimentare. In gravidanza l’acido folico è fondamentale perché favorisce la protezione e lo sviluppo dell’embrione.
La carenza di acido folico ha, infatti, delle conseguenze negative sui tessuti ad alto grado di proliferazione, come il midollo osseo e quelli dell’embrione-feto.
Acido folico basso: vediamo cosa significa
Avere un livello di acido folico basso corrisponde ad una carenza vitaminica nel nostro organismo. Infatti l'acido folico altro non rappresenta che i folati appartenenti al gruppo delle vitamine B, nello specifico alla vitamina B9.
Sintomi carenza di acido folico
La carenza di acido folico in gravidanza può determinare danni irreversibili al feto con il rischio di difetti alla struttura da cui si crea il sistema nervoso centrale. Una conseguenza tipica di questa carenza per il nascituro è la spina bifida. Inoltre, il feto assorbe gran parte dell’acido folico della madre, quindi si consiglia di assumere integratori di tale nutriente per tutta la durata della gestazione.
La carenza di acido folico può determinare l’anemia macrocitica-megaloblastica caratterizzata dai globuli rossi che diventano eccessivamente grandi, di forma anomala e di vita breve. Infatti, i sintomi della carenza di acido folico sono debolezza e senso di affaticamento, sia fisico (la carenza acido folico determina anche un indebolimento dei capelli) che mentale (depressione, insonnia, irritabilità e difficoltà di concentrazione).
La carenza di acido folico ha conseguenze al livello neurologico perché i folati sono essenziali nella sintesi di alcune molecole nervose, come l’acido glutammico, un aminoacido che agisce come neurotrasmettitore in grado di conferire stimoli eccitatori.
Cause carenza di acido folico
Tra le cause della carenza di acido folico ci sono:
- Una dieta ipocalorica e insufficiente alla giusta nutrizione.
- La cottura eccessiva degli alimenti e l’utilizzo intensivo degli scaldavivande (come avviene per esempio con la distribuzione dei pasti nelle mense).
- L’assunzione di farmaci che contrastano l’assorbimento dell’acido folico, come alcuni antibiotici e chemioterapici.
- L’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
- Alcune condizioni mediche che determinano il malassorbimento di acido folico da parte dell’intestino, come il morbo celiaco (celiachia), le infezioni intestinali, le malattie del pancreas, il morbo di Crohn e le resezioni chirurgiche dell’intestino.
Come assumere gli integratori di acido folico
Alcuni integratori alimentari di acido folico in commercio contengono anche dosi di ferro (spesso la carenza di acido folico è associata alla carenza di ferro), acido ascorbico e vitamina B12 per fornire all’organismo tutti micronutrienti necessari per la corretta sintesi dei globuli rossi.
Per l’integrazione, in caso di carenza di acido folico, le dosi di assunzione di solito consigliate sono pari a 400 mcg al giorno.