DIAMICRON*30 cpr 60 mg rilascio modificato

7,37 €
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Minsan
023404231
Casa FarmaceuticaSERVIER ITALIA SPA
DENOMINAZIONE

DIAMICRON 60 MG COMPRESSE A RILASCIO MODIFICATO



CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Sulfonamidi, derivati dell'urea.



PRINCIPI ATTIVI

Una compressa a rilascio modificato contiene gliclazide 60 mg Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato. Per l'elenco completo deglieccipienti, vedere paragrafo 6.1.



ECCIPIENTI

Lattosio monoidrato, maltodestrina, ipromellosa, magnesio stearato, silice colloidale anidra.



INDICAZIONI

Diabete non insulino-dipendente (di tipo 2) nell'adulto, quando le misure dietetiche, l'esercizio fisico e il calo ponderale non siano da soli sufficienti a controllare la glicemia.



CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Il farmaco e' controindicato in caso di: ipersensibilita' alla gliclazide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, alle altre sulfaniluree o ai sulfamidici, diabete di tipo 1, - Pre-coma ecoma diabetico, chetoacidosi diabetica, grave insufficienza epatica orenale: in questi casi si raccomanda di ricorrere all'insulina, trattamento con miconazolo (vedere paragrafo 4.5), allattamento (vedere paragrafo 4.6).



POSOLOGIA

Posologia: la posologia giornaliera di DIAMICRON 60 mg puo' variare damezza compressa a 2 compresse al giorno, cioe' da 30 a 120 mg, in un'unica somministrazione a colazione. Si raccomanda di deglutire la dosesenza frantumarla o masticarla. In caso di mancata assunzione di unadose, non vi deve essere aumento della dose presa il giorno successivo. Come per tutti gli agenti ipoglicemizzanti, la posologia deve essereadattata in funzione della risposta metabolica individuale di ciascunpaziente (glicemia, HbA1c). Dose iniziale: la dose iniziale raccomandata e' di 30 mg al giorno (mezza compressa di DIAMICRON 60 mg). Se ilcontrollo glicemico e' soddisfacente, questa posologia puo' essere adottata come trattamento di mantenimento. Se il controllo glicemico none' soddisfacente, la dose puo' essere gradualmente aumentata a 60, 90o 120 mg al giorno. L'intervallo tra ciascun aumento di dose deve essere di almeno un mese , salvo nei pazienti nei quali non si verifichi alcuna riduzione della glicemia dopo 2 settimane di trattamento. In questi casi e' possibile aumentare la posologia alla fine della seconda settimana di trattamento. La dose massima raccomandata e' di 120 mg algiorno. Una compressa a rilascio modificato di DIAMICRON 60 mg e' equivalente a due compresse a rilascio modificato di DIAMICRON 30 mg. La divisibilita' della compressa a rilascio modificato di DIAMICRON 60 mgpermette di raggiungere la flessibilita' di dosaggio. - Sostituzione di compresse di gliclazide da 80 mg con DIAMICRON 60 mg compresse a rilascio modificato : Una compressa di gliclazide da 80 mg equivale a 30mg della formulazione a rilascio modificato (ovvero a mezza compressadi DIAMICRON 60 mg). La sostituzione puo' quindi essere attuata controllando attentamente la glicemia. Sostituzione di un altro antidiabetico orale con DIAMICRON 60 mg DIAMICRON 60 mg puo' essere usato per sostituire altri antidiabetici orali. Per passare a DIAMICRON 60 mg occorre tenere presenti la posologia e l'emivita dell'antidiabetico che viene sostituito. In generale, il passaggio avverra' senza fase di transizione. Si deve cominciare con una dose di 30 mg che verra' successivamente adattata, come sopra descritto, in base alla risposta glicemica del paziente. Nel caso in cui si sostituisca una sulfanilurea ipoglicemizzante a emivita prolungata , puo' essere necessario un periodo di qualche giorno senza trattamento, al fine di evitare un effetto additivodei due prodotti, che puo' causare ipoglicemia. Nella fase di sostituzione si raccomanda di seguire la stessa procedura indicata per l'inizio di una terapia con DIAMICRON 60 mg compresse a rilascio modificato,cioe' cominciando il trattamento alla posologia di 30 mg al giorno e aumentandola gradualmente in funzione della risposta metabolica. Associazione con altri antidiabetici: DIAMICRON 60 mg puo' essere somministrato in associazione alle biguanidi, agli inibitori dell'alfa glucosidasi o all'insulina. In pazienti non sufficientemente controllati con DIAMICRON 60 mg e' possibile iniziare contemporaneamente una terapia insulinica sotto stretto controllo medico. Popolazioni speciali. Pazientianziani: DIAMICRON 60 mg deve essere prescritto seguendo lo stesso schema posologico raccomandato per i pazienti di eta' inferiore ai 65 anni. Danno renale: nei pazienti affetti da insufficienza renale da lieve a moderata e' possibile seguire lo stesso schema posologico di quelli con una funzionalita' renale normale, tenendo il paziente sotto stretto controllo. Queste evidenze sono confermate da studi clinici. Pazienti a rischio di crisi ipoglicemica per: stati di denutrizione o di malnutrizione, patologie endocrine gravi o mal compensate (ipopituitarismo, ipotiroidismo, insufficienza adrenocorticotropa), interruzione diuna terapia cortisonica prolungata e/o a dosaggio elevato, patologia vascolare grave (grave coronaropatia, grave compromissione carotidea, patologia vascolare diffusa); Si raccomanda di iniziare il trattamentoalla posologia minima di 30 mg al giorno. Popolazione pediatrica: l'efficacia e la sicurezza di DIAMICRON 60 mg nei bambini e negli adolescenti non e' stata stabilita. Non sono disponibili dati clinici nei bambini.



CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.



AVVERTENZE

Ipoglicemia: questo trattamento deve essere prescritto soltanto a pazienti che assumono i pasti con regolarita' (compresa la prima colazione). Una regolare introduzione di carboidrati e' importante a causa delmaggior rischio di comparsa di ipoglicemia in seguito a un ritardo nell'assunzione di un pasto o a causa di un'alimentazione insufficiente opovera in carboidrati. La comparsa di ipoglicemia e' piu' probabile in condizioni di regime ipocalorico, in seguito a uno sforzo intenso oprolungato, dopo l'ingestione di alcol o in corso di trattamento con un'associazione di agenti ipoglicemizzanti. In corso di trattamento consulfaniluree puo' comparire ipoglicemia (vedere paragrafo 4.8). In alcuni casi puo' essere grave e prolungata. Possono rendersi necessariel'ospedalizzazione e la somministrazione di glucosio per alcuni giorni. Una selezione accurata dei pazienti, della posologia utilizzata e precise istruzioni al paziente sono necessarie per ridurre il rischio dicomparsa di crisi ipoglicemiche. Fattori che aumentano il rischio diipoglicemia: rifiuto o (specialmente nel paziente anziano) incapacita'del paziente a collaborare; malnutrizione, irregolarita' nell'orariodei pasti o mancata assunzione di un pasto, periodi di digiuno o modificazioni del regime alimentare; squilibrio tra esercizio fisico e introduzione di carboidrati; insufficienza renale; insufficienza epatica grave; sovradosaggio di DIAMICRON; alcune disfunzioni endocrine: insufficienza tiroidea, insufficienza ipofisaria e surrenalica; somministrazione concomitante di alcuni altri farmaci (vedere paragrafo 4.5). Insufficienza renale ed epatica: la farmacocinetica e/o la farmacodinamicadella gliclazide possono essere modificate nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale grave. Poiche' in questi pazienti un'ipoglicemia puo' essere prolungata, questi ultimi devono essere adeguatamente controllati. Informazione per il paziente: I rischi di una crisi ipoglicemica, i suoi sintomi (vedere paragrafo 4.8) e il relativo trattamento, nonche' i fattori predisponenti al suo sviluppo, devono essereillustrati al paziente e alla sua famiglia. Il paziente deve essere informato dell'importanza di rispettare il regime alimentare, di seguire un programma di esercizio fisico regolare e di controllare regolarmente la glicemia. Controllo insufficiente della glicemia. L'equilibrioglicemico di un paziente trattato con un antidiabetico puo' essere influenzato da uno dei seguenti fattori: preparazioni a base di erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ) (vedere paragrafo 4.5), febbre, traumi, infezione o intervento chirurgico. In alcuni casi puo' rendersinecessaria la somministrazione di insulina. L'efficacia ipoglicemizzante di tutti gli antidiabetici orali, compresa la gliclazide, tende adattenuarsi nel tempo in molti pazienti: cio' puo' essere dovuto ad unaggravamento del diabete o ad una diminuzione della risposta al trattamento. Tale fenomeno e' definito fallimento secondario, per distinguerlo dal fallimento primario, in cui un principio attivo e' inefficacecome trattamento di prima scelta. Prima di classificare il trattamentodi un paziente come fallimento secondario, devono essere valutati unadattamento della dose e il rispetto del regime alimentare. Disglicemia: nei pazienti diabetici trattati contemporaneamente con fluorochinoloni, soprattutto nei pazienti anziani, sono stati riportati disturbi glicemici, comprese ipoglicemia e iperglicemia. Pertanto, si raccomandaun attento monitoraggio della glicemia in tutti i pazienti trattati contemporaneamente con DIAMICRON 60 mg e un fluorochinolone. Analisi dilaboratorio: per effettuare il controllo della glicemia si raccomandadi eseguire la determinazione del tasso di emoglobina glicata (o della glicemia a digiuno nel sangue venoso). Puo' anche essere utile l'autocontrollo della glicemia. Il trattamento con sulfaniluree di pazienticon deficienza di G6PD puo' portare ad anemia emolitica. Poiche' la gliclazide appartiene alla classe delle sulfaniluree deve essere utilizzata con cautela in tali pazienti e deve essere considerata una terapia alternativa alle sulfaniluree. Pazienti porfirici: con l'utilizzo dialtre sulfaniluree, sono stati riportati casi di porfiria acuta, in pazienti affetti da porfiria. Eccipienti. DIAMICRON 60 mg non deve essere somministrato a pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimentodi glucosio-galattosio.



INTERAZIONI

Le seguenti sostanze possono aumentare il rischio di ipoglicemia. Associazioni controindicate. Miconazolo (via sistemica, gel orale): aumento dell'azione ipoglicemizzante, con possibile comparsa di sintomi ipoglicemici, fino al coma. Associazioni non raccomandate; Fenilbutazone (via sistemica): aumento dell'azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree (spostamento dei loro legami con le proteine plasmatiche e/o diminuzione della loro eliminazione). Utilizzare preferibilmente un altro antiinfiammatorio; altrimenti avvertire il paziente e sottolineare l'importanza dell'autocontrollo. Ove necessario adattare la posologia durante e dopo il trattamento con l'antiinfiammatorio. Alcol: aumento dellareazione ipoglicemica (per inibizione delle reazioni di compensazione), che puo' portare alla comparsa di coma ipoglicemico. Devono essere evitate le bevande alcoliche o i medicinali contenenti alcol. Associazioni che necessitano di precauzioni d'impiego: puo' verificarsi un potenziamento dell'effetto ipoglicemizzante e quindi, in alcuni casi, unacrisi ipoglicemica, in seguito a concomitante somministrazione di unodei seguenti farmaci: altri antidiabetici (insulina, acarbosio, metformina, tiazolidindioni, inibitori della dipeptidilpeptidasi-4, agonistidei recettori GLP-1) beta-bloccanti, fluconazolo, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (captopril, enalapril), antagonisti dei recettori H2, IMAO, sulfonammidi, claritromicina e antiinfiammatori non steroidei. Le seguenti sostanze possono favorire un aumento della glicemia Associazioni non raccomandate. Danazolo: effetto diabetogeno del danazolo Se l'uso di questo principio attivo non puo' essere evitato, avvertire il paziente e sottolineare l'importanza del controllo del glucosio nel sangue e nelle urine. Durante e dopo il trattamentocon il danazolo puo' rendersi necessario un adattamento della posologia dell'antidiabetico. Associazioni che necessitano di precauzioni durante l'uso. Clorpromazina (neurolettico): a dosi elevate (superiori a100 mg /die di clorpromazina) aumento della glicemia (ridotta liberazione di insulina). Informare il paziente e sottolineare l'importanza del controllo della glicemia. Durante e dopo il trattamento con il neurolettico puo' rendersi necessario un adattamento della posologia dell'antidiabetico. Glucocorticoidi (via sistemica e locale: intra-articolare, cutanea e preparazioni rettali) e tetracosactide: aumento della glicemia con possibile chetosi (diminuzione della tolleranza ai carboidrati dovuta ai glucocorticoidi). Informare il paziente e sottolineare l'importanza del controllo della glicemia, specialmente all'inizio del trattamento. Durante e dopo il trattamento con i glucocorticoidi puo' rendersi necessario un adattamento della posologia dell'antidiabetico.
Ritodrina, salbutamolo, terbutalina: (e.v.) Aumento della glicemia daparte dei beta-2 agonisti. Sottolineare l'importanza del controllo glicemico. Se necessario, passare all'insulina. Preparazioni a base di erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ): l'esposizione a gliclazide e' diminuita dall'erba di San Giovanni ( Hypericum perforatum ). Sottolineare l'importanza di monitorare i livelli di glicemia. I seguentimedicinali possono causare disglicemia Associazioni che necessitano di precauzioni durante l'uso. Fluorochinoloni: in caso di somministrazione concomitante di DIAMICRON 60 mg e un fluorochinolone, avvertire ilpaziente del rischio di disglicemia, e sottolineare l'importanza di monitorare i livelli di glicemia. Associazioni che devono essere tenutein considerazione. Terapia anticoagulante (es. WarfarinaE./): Le sulfaniluree possono potenziare l'effetto anticoagulante in corso di terapia associata. Puo' rendersi necessario un adattamento della posologiadell'anticoagulante.



EFFETTI INDESIDERATI

Nel corso dell'utilizzo della gliclazide, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati. La reazione avversa piu' frequente e' l'ipoglicemia. Come con altre sulfaniluree, il trattamento con DIAMICRON puo' causare la comparsa di ipoglicemia, in caso di irregolarita' dell'orario dei pasti e specialmente in caso di mancata assunzione dei pasti.
Eventuali sintomi di ipoglicemia sono: cefalea, acuto senso di fame,nausea, vomito, astenia, disturbi del sonno, agitazione, aggressivita', scarsa concentrazione, riduzione del grado di vigilanza e della reattivita', depressione, stato confusionale, disturbi visivi e del linguaggio, afasia, tremore, paresi, disturbi sensoriali, vertigini, sensazione di impotenza, perdita dell'autocontrollo, delirio, convulsioni, respirazione superficiale, bradicardia, sonnolenza e perdita della coscienza che possono arrivare fino al coma e alla morte. Possono inoltre essere osservati segni di contro-regolazione adrenergica: sudorazione,pelle umida, ansia, tachicardia, ipertensione, palpitazioni, angina pectoris e aritmia cardiaca. Generalmente i sintomi scompaiono dopo introduzione di carboidrati (zucchero). Al contrario, gli edulcoranti artificiali non hanno alcun effetto. L'esperienza acquisita con le altre sulfaniluree mostra che l'ipoglicemia puo' recidivare malgrado si usinomisure inizialmente efficaci. In caso di ipoglicemia grave o prolungata, anche se temporaneamente controllata dall'assunzione di zucchero,si richiedono un'immediata terapia medica o anche un'ospedalizzazione.
Altri effetti indesiderati : Sono stati riportati disturbi gastrointestinali quali, dolore addominale, nausea, vomito, dispepsia, diarrea,stipsi: nel caso in cui si manifestino, possono essere evitati o minimizzati se la gliclazide viene assunta con la prima colazione. I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati piu' raramente: - Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito, orticaria, angioedema, eritema, eruzioni maculopapulose, reazioni bollose (come lasindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica e le malattie bollose autoimmuni), e in casi eccezionali, rash da farmaco coneosinofilia e sintomi a livello sistemico (DRESS). - Patologie del sistema emolinfopoietico: le alterazioni ematologiche sono rare. Possonoincludere anemia, leucopenia, trombocitopenia, granulocitopenia, generalmente reversibili con l'interruzione del trattamento. Patologie epatobiliari: aumento degli enzimi epatici: (AST, ALT, fosfatasi alcalina), epatite (casi isolati). Interrompere il trattamento in caso di comparsa di ittero colestatico. In generale i suddetti sintomi regredisconocon l'interruzione del trattamento. - Patologie dell'occhio: possonoverificarsi specialmente all'inizio del trattamento disturbi visivi transitori, legati a una modificazione dei livelli ematici di glucosio.
Effetti attribuibili alla classe terapeutica : Come con altre sulfaniluree, sono stati osservati i seguenti eventi avversi: casi di eritrocitopenia, agranulocitosi, anemia emolitica, pancitopenia, vasculiti allergiche, iponatremia, aumento degli enzimi epatici nonche' insufficienza epatica (p.es. con colestasi ed ittero) ed epatiti, che sono regrediti dopo sospensione della sulfanilurea o hanno in casi isolati determinato una insufficienza epatica a rischio di vita per il paziente. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https: //www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.



GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: i dati relativi all'uso di gliclazide in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte), sebbene vi siano alcuni dati disponibili con altre sulfaniluree.
Negli studi condotti su animali la gliclazide non e' risultata teratogena (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, e' preferibile evitare l'uso di gliclazide durante la gravidanza. Il controllo del diabete deve essere conseguito prima del concepimento per ridurre il rischio di anomalie congenite legate a un diabete scompensato. In gravidanzagli ipoglicemizzanti orali non sono indicati; l'insulina e' il farmaco di prima scelta nel trattamento del diabete durante la gravidanza. Si raccomanda di effettuare il passaggio dal trattamento ipoglicemizzante orale all'insulina prima di pianificare una gravidanza o nel momento in cui una gravidanza venisse accertata. Allattamento: non e' noto se la gliclazide o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Dato il rischio di ipoglicemia neonatale, il farmaco e' controindicatonelle donne che allattano. Il rischio per i neonati/lattanti non puo'essere escluso. Fertilita': non sono stati osservati effetti sulla fertilita' o sulla capacita' riproduttiva nei ratti di sesso maschile e femminile (vedere paragrafo 5.3).

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