ENBREL BB SC 4FL10MG+4FL1ML+8T

304,01 €
Non disponibile
Minsan
034675215
DENOMINAZIONE

ENBREL 10 MG POLVERE E SOLVENTE PER SOLUZIONE INIETTABILE PER USO PEDIATRICO



CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Immunosoppressori, inibitori del Fattore di Necrosi Tumorale alfa (TNFalfa).



PRINCIPI ATTIVI

Ciascun flaconcino contiene 10 mg di etanercept. Dopo la ricostituzione, la soluzione contiene 10 mg/ml di etanercept. Etanercept e' una proteina di fusione del recettore umano p75 del fattore di necrosi tumorale con l'Fc, ottenuta tramite tecniche di DNA ricombinante attraversoun sistema mammifero di espressione in cellule ovariche di criceto Cinese (CHO). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.
1.



ECCIPIENTI

Polvere: mannitolo (E421), saccarosio, trometamolo. Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.



INDICAZIONI

Artrite idiopatica giovanile: trattamento della poliartrite (positivao negativa al fattore reumatoide) e dell'oligoartrite estesa in bambini e adolescenti a partire dai 2 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, al metotrexato;trattamento dell'artrite psoriasica in adolescenti a partire dai 12 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, al metotrexato; trattamento dell'artrite correlataad entesite in adolescenti a partire dai 12 anni di eta' che hanno mostrato una risposta inadeguata, o che sono risultati intolleranti, alla terapia convenzionale. Psoriasi pediatrica a placche: trattamento della psoriasi a placche cronica grave nei bambini ed adolescenti a partire da 6 anni d'eta' che non sono controllati in maniera adeguata da altre terapie sistemiche o fototerapie o che sono intolleranti ad esse.



CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; sepsi o rischio di sepsi. Il trattamentocon Enbrel non deve essere iniziato nei pazienti con infezione attiva, comprese le infezioni croniche o localizzate.



POSOLOGIA

Il trattamento con Enbrel deve essere iniziato e seguito da un medicospecialista con esperienza nella diagnosi e nel trattamento dell'artrite idiopatica giovanile o della psoriasi pediatrica a placche. I pazienti trattati con Enbrel devono essere provvisti della Scheda per il paziente. Posologia. Popolazioni speciali. Compromissione renale ed epatica: non e' necessario alcun adattamento del dosaggio. Popolazione pediatrica: la presentazione da 10 mg e' per i pazienti pediatrici cui sia stata prescritta una dose da 10 mg o minore. Ogni flaconcino di Enbrel da 10 mg deve essere usato in un'unica occasione per un solo paziente e l'eventuale soluzione nel flaconcino non utilizzata deve essere gettata via. Artrite idiopatica giovanile: la dose raccomandata e' di 0,4 mg/kg (fino ad un massimo di 25 mg per dose) o 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) somministrati una volta a settimana, somministrati due volte a settimana per iniezione sottocutanea con un intervallo di 3-4 giorni tra le dosi. Nei pazienti che non mostrano risposta dopo 4 mesi di trattamento si deve considerare l'interruzione del trattamento. Non sono stati effettuati studi clinici in bambini di eta'compresa tra i 2 e i 3 anni. Tuttavia, i limitati dati di sicurezza estrapolati da un registro dei pazienti indica che il profilo di sicurezza nei bambini di 2-3 anni di eta' e' simile a quello osservato negliadulti e nei bambini dai 4 anni di eta', quando si somministra il prodotto settimanalmente con un dosaggio di 0,8 mg/kg per via sottocutanea (vedere paragrafo 5.1). In linea generale Enbrel non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 2 anni per l'indicazione artrite idiopaticagiovanile. Psoriasi pediatrica a placche (a partire dai 6 anni di eta'): la dose raccomandata e' di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mgper dose) una volta a settimana fino a 24 settimane. Il trattamento deve essere interrotto nei pazienti che non mostrano risposta dopo 12 settimane. Nel caso in cui sia nuovamente indicato il trattamento con Enbrel, devono essere seguite le indicazioni sulla durata del trattamento sopra riportate. La dose deve essere di 0,8 mg/kg (fino ad un massimo di 50 mg per dose) una volta a settimana. In linea generale Enbrel non e' adatto ai bambini di eta' inferiore ai 6 anni per l'indicazionepsoriasi a placche. Modo di somministrazione: Enbrel e' somministratoper iniezione sottocutanea. Enbrel polvere per soluzione deve essere ricostituita in 1 ml di solvente prima dell'uso (vedere paragrafo 6.6).
Istruzioni dettagliate per la preparazione e la somministrazione delflaconcino di Enbrel ricostituito sono fornite nel foglio illustrativo, paragrafo 7, "Istruzioni per la preparazione e somministrazione di un'iniezione di Enbrel". Istruzioni dettagliate su variazioni involontarie del dosaggio o della programmazione, comprese le dosi dimenticate,sono fornite nella sezione 3 del foglio illustrativo.



CONSERVAZIONE

Conservare in frigorifero (tra 2 gradi C e 8 gradi C). Non congelare.
Enbrel puo' essere conservato a temperature fino ad un massimo di 25 gradi C per un singolo periodo di tempo fino a quattro settimane; dopoquesto periodo non deve esser posto di nuovo in frigorifero. Enbrel deve essere gettato se non viene usato entro le quattro settimane in cuie' stato tenuto fuori dal frigorifero. Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito vedere paragrafo 6.3.



AVVERTENZE

Al fine di migliorare la tracciabilita' dei medicinali biologici, il nome commerciale e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere registrati (o indicati) nella cartella clinica del paziente.
Infezioni: i pazienti devono essere sottoposti a test per le infezioni prima, durante e dopo il trattamento con Enbrel, considerando che l'emivita media di etanercept e' approssimativamente di 70 ore (intervallo tra 7 e 300 ore). Sono state riportate, con l'uso di Enbrel, infezioni gravi, sepsi, tubercolosi ed altre infezioni opportunistiche, incluse infezioni fungine invasive, listeriosi e legionellosi (vedere paragrafo 4.8). Queste infezioni erano dovute a batteri, micobatteri, funghi, virus e parassiti (compresi protozoi). In alcuni casi, particolarifunghi o altre infezioni opportunistiche non sono stati riconosciuti,causando un ritardo nel trattamento appropriato e in alcuni casi morte. Nell'esaminare i pazienti per valutare le infezioni, deve essere considerato il rischio per il paziente di rilevanti infezioni opportunistiche (es. esposizione a micosi endemiche). I pazienti che sviluppanouna nuova infezione mentre sono sottoposti al trattamento con Enbrel devono essere attentamente monitorati. Se il paziente sviluppa un'infezione grave, la somministrazione di Enbrel deve essere interrotta. La sicurezza e l'efficacia di Enbrel in pazienti con infezioni croniche non sono state valutate. I medici devono essere cauti quando valutano l'uso di Enbrel in pazienti con un'anamnesi di infezioni ricorrenti o croniche, o con condizioni di base che possono predisporre i pazienti alle infezioni, cosi' come in caso di diabete avanzato o scarsamente controllato. Tubercolosi: in pazienti trattati con Enbrel sono stati riportati casi di tubercolosi attiva incluse tubercolosi miliare e tubercolosi con localizzazione extra-polmonare. Prima di iniziare il trattamento con Enbrel, tutti i pazienti devono essere sottoposti ad analisi per la tubercolosi attiva ed inattiva ("latente"). Questa valutazione deve includere una storia clinica dettagliata comprensiva di storia personale di tubercolosi o possibili precedenti contatti con la tubercolosi e precedente e/o corrente terapia immunosoppressiva. Test di screening appropriati, per esempio test cutaneo alla tubercolina e raggi X del torace, devono essere eseguiti in tutti i pazienti (possono essereapplicate raccomandazioni locali). Si raccomanda di riportare questi test nella Scheda per il paziente. Si ricorda ai medici il rischio di falso negativo del test cutaneo alla tubercolina, soprattutto in pazienti gravemente ammalati o immunocompromessi. Se viene diagnosticata unatubercolosi attiva, la terapia con Enbrel non deve essere iniziata. Se viene diagnosticata una tubercolosi inattiva ("latente"), il trattamento per la tubercolosi latente deve essere iniziato con terapia anti-tubercolosi prima di iniziare la terapia con Enbrel e secondo le normelocali. In questa situazione il rapporto rischio/beneficio con il trattamento di Enbrel deve essere valutato con attenzione. Tutti i pazienti devono essere informati di rivolgersi al medico se segni/sintomi indicativi della tubercolosi (per esempio tosse persistente, deperimento/perdita di peso, febbricola) compaiono durante o dopo il trattamentocon Enbrel. Riattivazione dell'epatite B: e' stata riportata riattivazione dell'epatite B in pazienti precedentemente affetti da infezione da virus dell'epatite B (HBV) e che avevano ricevuto in concomitanza anti-TNF come Enbrel. Sono comprese segnalazioni di riattivazione dell'epatite B in pazienti che erano anti-HBc positivi ma HbsAg negativi. Ipazienti devono essere sottoposti a test per l'infezione da HBV primadi cominciare la terapia con Enbrel. Per i pazienti che risultano positivi all'infezione da HBV si raccomanda il consulto con un medico esperto nel trattamento dell'epatite B. Particolare cautela deve essere prestata quando si somministra Enbrel a pazienti precedentemente affettida infezione da HBV. Questi pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi dell'infezione attiva da HBV per l'intera durata della terapia e per diverse settimane dopo la fine del trattamento. Non sono disponibili dati adeguati relativi a pazienti con infezione da HBVtrattati con terapia antivirale in concomitanza con terapia anti-TNF.
Nei pazienti che sviluppano infezione da HBV, Enbrel deve essere interrotto e deve essere iniziata una terapia antivirale con un trattamentodi supporto adeguato. Peggioramento dell'epatite C: e' stato riportato un peggioramento dell'epatite C nei pazienti trattati con Enbrel. Enbrel deve essere usato con cautela in pazienti con storia di epatite C. Trattamento contemporaneo con anakinra: la co-somministrazione di Enbrel ed anakinra e' stata associata ad un aumentato rischio di infezioni gravi e di neutropenia rispetto all'uso del solo Enbrel. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici. Pertanto,l'uso combinato di Enbrel ed anakinra non e' raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Trattamento contemporaneo con abatacept: negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ed Enbrel ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'usonon e' raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Reazioni allergiche: reazioni allergiche associate alla somministrazione di Enbrel sono state comunemente riportate. Le reazioni allergiche hanno incluso angioedemae orticaria; ci sono state reazioni gravi. Se si verifica una qualsiasi reazione grave allergica o anafilattica, la terapia con Enbrel deveessere interrotta immediatamente ed iniziata una terapia appropriata.
Immunosoppressione: esiste la possibilita' che gli antagonisti TNF, incluso Enbrel, pregiudichino le difese dell'ospite contro le infezionied i tumori maligni, poiche' il TNF media l'infiammazione e modula lerisposte immunitarie cellulari. In uno studio su 49 pazienti adulti affetti da artrite reumatoide trattati con Enbrel, non c'e' stata nessuna prova di depressione della ipersensibilita' di tipo ritardato, diminuzione dei livelli di immunoglobuline, o modifica del numero delle popolazioni delle cellule effettrici. Due pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile hanno sviluppato infezione da varicella e segni e sintomi di meningite asettica, che si sono risolti senza postumi. I pazienti con una esposizione significativa al virus della varicella, devono interrompere temporaneamente la terapia con Enbrel e deve essere preso in considerazione un trattamento profilattico con immunoglobuline anti Varicella Zoster. Non sono state valutate la sicurezza e l'efficacia di Enbrel in pazienti con immunosoppressione.



INTERAZIONI

Trattamento contemporaneo con anakinra: nei pazienti adulti trattati con Enbrel ed anakinra si e' osservata una maggiore incidenza di infezioni gravi rispetto a pazienti trattati separatamente o con Enbrel o con anakinra (dati storici). Inoltre, in uno studio clinico in doppio cieco placebo-controllato effettuato su pazienti adulti gia' in trattamento con metotrexato, i pazienti trattati con Enbrel ed anakinra mostravano una maggiore incidenza di infezioni gravi (7%) e di neutropenia rispetto a pazienti trattati con Enbrel (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). La associazione di Enbrel ed anakinra non ha dimostrato un aumentato beneficio clinico e pertanto non e' raccomandata. Trattamento contemporaneo con abatacept: negli studi clinici, il trattamento concomitante con abatacept ed Enbrel ha portato ad un'aumentata incidenza di eventi avversi gravi. Questa associazione non ha dimostrato un aumento dei benefici clinici; pertanto l'uso non e' raccomandato (vedere paragrafo 4.
4). Trattamento contemporaneo con sulfasalazina: in uno studio clinicosu pazienti adulti che ricevevano dosi stabilite di sulfasalazina, acui e' stato aggiunto Enbrel, i pazienti nel gruppo trattato con l'associazione hanno mostrato una diminuzione statisticamente significativanella conta media dei globuli bianchi rispetto ai gruppi trattati solo con Enbrel o solo con sulfasalazina. Il significato clinico di questa interazione e' sconosciuto. I medici devono essere cauti quando valutano la terapia combinata con sulfasalazina. Non interazioni: durantegli studi clinici, non sono state osservate interazioni quando Enbrele' stato somministrato con glucocorticoidi, salicilati (ad eccezione della sulfasalazina), farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), analgesici o metotrexato. Vedere paragrafo 4.4 per le avvertenze sullevaccinazioni. Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche farmaco-farmaco significative in studi con metotrexato, digossina o warfarina.



EFFETTI INDESIDERATI

Riassunto del profilo di sicurezza. Popolazione pediatrica. Effetti indesiderati in pazienti pediatrici affetti da artrite idiopatica giovanile: generalmente, gli eventi avversi in pazienti pediatrici affetti da artrite idiopatica giovanile sono stati simili per frequenza e tipologia a quelli osservati in pazienti adulti (vedere sotto Effetti indesiderati negli adulti). Le differenze rispetto agli adulti ed altre considerazioni particolari sono discusse nei paragrafi successivi. I tipidi infezioni osservate durante gli studi clinici in pazienti affettida artrite idiopatica giovanile con eta' compresa fra i 2 e i 18 annierano generalmente da lievi a moderati e simili a quelle comunemente osservate in una popolazione pediatrica ambulatoriale. Gli eventi avversi gravi riportati comprendevano varicella con segni e sintomi di meningite asettica risoltasi senza postumi (vedere anche paragrafo 4.4), appendicite, gastroenterite, depressione/alterazioni della personalita', ulcera cutanea, esofagite/gastrite, shock settico da streptococco digruppo A, diabete mellito di tipo I, infezione del tessuto molle ed infezione di ferite chirurgiche. In uno studio su bambini affetti da artrite idiopatica giovanile di eta' compresa dai 4 ai 17 anni, 43 bambini su 69 (62%) hanno sviluppato una infezione mentre ricevevano Enbreldurante i 3 mesi dello studio (parte 1 in aperto) e la frequenza e lagravita' delle infezioni e' stata simile in 58 pazienti che hanno completato la terapia nell'estensione in aperto di 12 mesi. La tipologiae la proporzione di eventi avversi in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile sono state simili a quelle osservate negli studi conEnbrel su pazienti adulti affetti da artrite reumatoide e sono state per la maggior parte lievi. Molti eventi avversi sono stati riportati piu' comunemente nei 69 pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile che assumevano Enbrel per 3 mesi in confronto ai 349 adulti affettida artrite reumatoide. Questi comprendevano cefalea (19% dei pazienti,1,7 eventi per paziente/anno), nausea (9%, 1,0 evento per paziente/anno), dolore addominale (19%, 0,74 eventi per paziente/anno) e vomito (13%, 0,74 eventi per paziente/anno). Sono stati riportati 4 casi di sindrome da attivazione dei macrofagi negli studi clinici sull'artrite idiopatica giovanile. Effetti indesiderati in pazienti pediatrici affetti da psoriasi a placche In uno studio della durata di 48-settimane condotto su 211 bambini di eta' compresa tra 4 e 17 anni affetti da psoriasi pediatrica a placche, gli eventi avversi riportati sono stati simili a quelli visti in studi precedenti negli adulti affetti da psoriasi a placche. Popolazione adulta Effetti indesiderati negli adulti Le reazioni avverse piu' comunemente segnalate sono le reazioni nel sito di iniezione (quali dolore, gonfiore, prurito, arrossamento e sanguinamento a livello del sito di iniezione), infezioni (quali infezioni allealte vie respiratorie, bronchiti, infezioni della vescica ed infezioni della pelle), cefalea, reazioni allergiche, sviluppo di anticorpi, prurito e febbre. Con Enbrel sono state segnalate anche reazioni avverse gravi. Gli antagonisti del TNF, come Enbrel, influenzano il sistemaimmunitario e il loro uso puo' influenzare le difese dell'organismo nei confronti di infezioni e cancro. Infezioni gravi sono state riscontrate in meno di 1 paziente su 100 trattati con Enbrel. Le segnalazioniincludevano anche casi di sepsi e di infezioni con esito fatale o cheponessero in grave pericolo la vita del paziente. Sono stati segnalativari tumori maligni associati all'uso di Enbrel, incluso casi di cancro al seno, al polmone, alla pelle e alle ghiandole linfatiche (linfoma). Sono state segnalate anche gravi reazioni ematologiche, neurologiche e di tipo autoimmune. Queste reazioni includono le rare segnalazioni di casi di pancitopenia e le molto rare segnalazioni di casi di anemia aplastica. Eventi di demielinizzazione a livello centrale e periferico sono stati notati, rispettivamente, raramente e molto raramente con l'uso di Enbrel. Ci sono state rare segnalazioni di lupus, condizioni correlate al lupus e vasculiti. Elenco delle reazioni avverse: il seguente elenco di reazioni avverse si basa sulla esperienza derivata dagli studi clinici e sulle esperienze di post- marketing. All'interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono elencate secondo classi di frequenza (numero presunto di pazienti con quella reazione), utilizzando le seguenti categorie: molto comuni (>= 1/10); comuni (>= 1/100, < 1/10); non comuni (>= 1/1.000, < 1/100); rare(>= 1/10.000, < 1/1.000); molto rare (< 1/10.000); non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Infezioni ed infestazioni. Molto comune: infezioni (incluse infezioni alle alte vie respiratorie, bronchiti, cistiti, infezioni della pelle)*; noncomune: infezioni gravi (inclusa polmonite, cellulite, artrite batterica, sepsi ed infezioni parassitarie)*; raro: tubercolosi, infezioni opportunistiche (incluse infezioni fungine invasive, protozoarie, batteriche, micobatteriche atipiche, virali e legionella)*; non nota: riattivazione dell'epatite B, listeria. Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi). Non comune: tumori cutanei non melanoma* (vedere paragrafo 4.4); raro: melanoma maligno (vedere paragrafo4.4), linfoma, leucemia; non nota: carcinoma a cellule di Merkel (vedere paragrafo 4.4), sarcoma di Kaposi. Patologie del sistema emolinfopietico. Non comune: trombocitopenia, anemia, leucopenia, neutropenia; raro: pancitopenia *; molto raro: anemia aplastica*; non nota: istiocitosi ematofagica (sindrome da attivazione dei macrofagi) ^+. Disturbi del sistema immunitario. Comune: reazioni allergiche (vedere patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo), formazione di autoanticorpi *;non comune: vasculite (inclusa vasculite associata agli anticorpi citoplasmatici antineutrofili); raro: gravi reazioni allergiche ed anafilattiche (inclusi angioedema e broncospasmo), sarcoidosi; non nota: peggioramento dei sintomi di dermatomiosite. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; Raro: episodi di demielinizzazione del SNC indicativi di sclerosi multipla oppure di situazioni localizzate di demielinizzazio ne quali neurite ottica e mielite trasversa (vedere paragrafo 4.4), eventi di demielinizzazione a livello periferico, incluse la sindrome di Guillain-Barre', la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, la polineuropatia demielinizzante e la neuropatia motoria multi focale (vedere paragrafo 4.4), convulsioni. Patologie dell'occhio. Non comune: uveite, sclerite. Patologie cardiache. Non comune: peggioramento di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4); raro: nuova insorgenza di insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4).



GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Donne in eta' fertile: le donne in eta' fertile devono prendere in considerazione l'uso di misure contraccettive appropriate per evitare l'instaurarsi di una gravidanza durante e fino a tre settimane dopo l'interruzione del trattamento con Enbrel. Gravidanza: studi di tossicita'dello sviluppo su ratti e conigli non hanno rivelato alcuna prova di danno dovuto ad etanercept sul feto o sul ratto neonato. Gli effetti dietanercept sugli esiti della gravidanza sono stati indagati in due studi di coorte osservazionali. In uno studio osservazionale e' stato rilevato un tasso piu' elevato di difetti imprtanti alla nascita nelle gravidanze esposte a etanercept (n=370) durante il primo trimestre, rispetto alle gravidanze non esposte a etanercept o ad altri antagonistidel TNF (n=164) (odds ratio corretto 2,4, IC al 95%: 1,0-5,5). La tipologia dei difetti importanti alla nascita e' risultata conforme a quella segnalata con maggiore frequenza nella popolazione generale e non sono stati identificati particolari modelli di anomalie. Non e' stato rilevato un cambiamento nel tasso di aborto spontaneo, natimortalita',o malformazioni minori. In un altro studio osservazionale di registromultipaese che ha confrontato il rischio di esiti avversi della gravidanza in donne esposte a etanercept durante i primi 90 giorni di gravidanza (n=425) e donne esposte a farmaci non biologici (n=3497), non e'stato osservato alcun aumento del rischio di difetti importanti alla nascita (odds ratio [OR] grezzo = 1,22, IC al 95%: 0,79-1,90; OR corretto = 0,96, IC al 95%: 0,58-1,60 dopo correzione per il Paese, le malattie della madre, la parita', l'eta' della madre e il fumo all'inizio della gravidanza). Inoltre, questo studio non ha mostrato alcun aumentodei rischi di difetti alla nascita minori, parto prematuro, natimortalita' o infezioni nel primo anno di vita nei bambini nati da donne esposte a etanercept durante la gravidanza. Enbrel deve essere usato durante la gravidanza solo se chiaramente necessario. Etanercept attraversa la placenta ed e' stato rilevato nel siero dei neonati nati da pazienti trattate con Enbrel durante la gravidanza. L'impatto clinico di questo meccanismo non e' noto, tuttavia i neonati possono essere a maggior rischio di infezione. La somministrazione di vaccini vivi a neonatinel periodo di 16 settimane successivo all'ultima dose di Enbrel della madre non e' generalmente raccomandata. Allattamento: a seguito di somministrazione sottocutanea e' stata riportata l'escrezione di etanercept nel latte umano. Nei ratti che allattavano, dopo somministrazionesottocutanea, etanercept era escreto nel latte e ritrovato nel sierodei cuccioli. Poiche' le immunoglobuline, cosi' come molti altri medicinali, possono essere secreti nel latte materno, si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con Enbrel tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e ilbeneficio della terapia per la donna. Fertilita': non sono disponibili dati preclinici sulla tossicita' peri- e post-natale di etanercept erelativi agli effetti di etanercept sulla fertilita' e sulla performance riproduttiva generale.

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