DIENOGEST - ENDODIEN 28CPR 2MG

20,00 €
Non disponibile
Minsan
046169013
DENOMINAZIONE

ENDODIEN 2 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM



CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA

Progestinici.



PRINCIPI ATTIVI

Ogni compressa contiene 2 mg di dienogest.



ECCIPIENTI

Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, povidone (E1201), amido di sodio glicolato (tipoA) (E468), magnesio stearato(E407b). Rivestimento della compressa: ipromellosa (E464), idrossipropilcellulosa (E463), talco(E553b), olio di semi di cotone idrogenato, titanio diossido(E171).



INDICAZIONI

Trattamento dell'endometriosi.



CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR

Questo farmaco non deve essere usato in presenza delle condizioni sotto elencate, che derivano in parte da informazioni su altri preparati abase di solo progestinico. Nel caso in cui una di tali condizioni insorga durante l'uso di questo medicinale, il trattamento deve essere interrotto immediatamente. Patologia tromboembolica venosa attiva; patologie arteriose e cardiovascolari in atto o pregresse (ad esempio, infarto del miocardio, evento cerebrovascolare, cardiopatia ischemica); diabete mellito con interessamento vascolare; grave malattia epatica inatto o pregressa, fino al ritorno alla normalita' degli indici di funzionalita' epatica; tumori epatici (benigni o maligni) in atto o pregressi; tumori maligni accertati o sospetti dipendenti dagli ormoni sessuali; perdite ematiche vaginali di natura non accertata; ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.



POSOLOGIA

Modo di somministrazione: per uso orale. Posologia. Il dosaggio di questo medicinale e' di una compressa al giorno senza interruzione, da assumere preferibilmente alla stessa ora ogni giorno, se necessario conuna piccola quantita' di liquido. La compressa puo' essere assunta indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere assunte in modo continuo indipendentemente dal sanguinamento vaginale. Quando una confezione termina si deve iniziare la successiva senza interruzione. Non c'e' esperienza nel trattamento con questo farmaco per periodi superiori ai 15 mesi in pazienti con endometriosi. Il trattamento puo' cominciare in qualsiasi giorno del ciclo mestruale. Qualsiasi trattamento ormonale contraccettivo va interrotto prima di iniziare questo farmaco. In caso di necessita' contraccettiva, dovrebbero essere impiegati metodi non ormonali (ad es. metodi di barriera). Comportamento in caso di compresse dimenticate. L'efficacia di questo farmaco puo' essere ridotta in caso di dimenticanza nell'assumere compresse, vomito e/o diarrea(se si verifica entro 3-4 ore dall'assunzione della compressa). In caso di dimenticanza di una o piu' compresse, la donna deve prendere unasola compressa appena se ne ricorda e quindi proseguire con l'assunzione il giorno successivo al solito orario. Una compressa non assorbitaa causa di vomito o diarrea deve analogamente essere sostituita con un'altra compressa. Informazioni supplementari per categorie particolaridi pazienti. Popolazione pediatrica. L'uso di questo farmaco non e' indicato nelle bambine prima del menarca. La sicurezza e l'efficacia diquesto medicinale sono state valutate in uno studio clinico non controllato della durata di 12 mesi in 111 donne adolescenti (12-<18 anni)con endometriosi clinicamente sospetta o confermata. Popolazione geriatrica: non ci sono indicazioni rilevanti per l'uso di questo medicinale nella popolazione geriatrica. Pazienti con compromissione della funzionalita' epatica: questo farmaco e' controindicato nelle pazienti congrave malattia epatica in atto o pregressa. Pazienti con compromissione della funzionalita' renale: non ci sono dati che suggeriscano la necessita' di un adattamento posologico nelle pazienti con compromissione della funzionalita' renale.



CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione speciale di conservazione.



AVVERTENZE

Poiche' questo farmaco e' un preparato a base di solo progestinico, sipuo' presumere che le avvertenze speciali e le precauzioni di impiegoper i preparati a base di solo progestinico siano valide anche per questo medicinale, sebbene non tutte le avvertenze e le precauzioni si basino su dati emersi negli studi clinici con questo farmaco. Qualora una delle condizioni/fattori di rischio sotto riportate si presenti o peggiori, deve essere eseguita un'analisi individuale del rapporto rischio/beneficio prima di iniziare o continuare il trattamento con questofarmaco. Gravi sanguinamenti uterini. I sanguinamenti uterini, per esempio in donne con adenomiosi o leiomiomi uterini, possono peggiorarecon l'uso di questo medicinale. Se il sanguinamento e' abbondante e continuo, puo' condurre ad anemia (in alcuni casi grave). In caso di anemia, deve essere presa in considerazione l'interruzione di questo farmaco. Cambiamenti nel profilo di sanguinamento. La maggioranza delle pazienti trattate con questo medicinale va incontro a cambiamenti nel profilo di sanguinamento mestruale. Disturbi circolatori. Sulla base degli studi epidemiologici non sembra che i preparati a base di solo progestinico siano associati ad aumento del rischio di infarto del miocardio o di tromboembolismo cerebrale. Il rischio di eventi cardiovascolari e cerebrali e' correlato piuttosto con l'aumentare dell'eta', l'ipertensione ed il fumo. Nelle donne ipertese, il rischio di ictus puo' essere leggermente aumentato dall'uso di preparati a base di solo progestinico. Alcuni studi indicano che ci puo' essere un lieve aumento delrischio, sebbene non statisticamente significativo, di tromboembolismovenoso (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) in associazionecon l'uso di preparati a base di solo progestinico. I fattori di rischio generalmente riconosciuti per il tromboembolismo venoso (TEV) comprendono: anamnesi personale o familiare positiva (TEV in un fratello oin un genitore in eta' relativamente precoce), eta', obesita', immobilizzazione prolungata, interventi di chirurgia maggiore o traumi importanti. In caso di periodi prolungati di immobilizzazione, e consigliabile sospendere l'uso di questo farmaco (almeno 4 settimane prima in caso di chirurgia elettiva) e non riprendere il trattamento fino a 2 settimane dopo una completa ripresa della mobilita'. Si deve tenere in considerazione l'aumentato rischio di tromboembolismo durante il puerperio. Il trattamento deve essere interrotto immediatamente se si presentano sintomi di trombosi arteriosa o venosa o se si sospettano tali patologie. Tumori. Una meta-analisi di 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che usano contraccettivi orali (CO) hanno un rischiorelativo lievemente superiore (RR=1,24) di avere diagnosticato un cancro della mammella, soprattutto utilizzando i preparati estro-progestinici. L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei 10 annisuccessivi all'interruzione dei contraccettivi orali combinati (COC).
Poiche' il cancro della mammella e raro nelle donne al di sotto dei 40anni, il numero di casi in piu' di cancro della mammella diagnosticati in donne che usano o che hanno usato recentemente COC e modesto in rapporto al rischio complessivo di cancro della mammella. Il rischio diavere diagnosticato un cancro della mammella nelle utilizzatrici di preparati a base di solo progestinico e paragonabile a quello associatocon l'uso di COC. Tuttavia, per i preparati a base di solo progestinico i dati si basano su una popolazione di utilizzatrici piu' limitatae quindi risultano meno conclusivi rispetto a quelli relativi ai COC.
Questi studi non dimostrano l'esistenza di una relazione causale. L'aumento del rischio osservato puo' essere dovuto ad una piu' precoce diagnosi di cancro della mammella nelle utilizzatrici di CO, agli effettibiologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori. Il cancro mammario diagnosticato nelle utilizzatrici di CO tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non ne hanno mai fatto uso. Nelle donne che assumono sostanzeormonali come quella contenuta in questo medicinale, sono stati riportati raramente tumori epatici benigni e, ancor piu' raramente, tumoriepatici maligni. In casi isolati, questi tumori hanno provocato emorragie intra-addominali che hanno messo la paziente in pericolo di vita.
Se una donna che assume questo farmaco presenta forte dolore nella parte superiore dell'addome, ingrossamento epatico o segni di emorragia intra-addominale, deve essere preso in considerazione un tumore epaticonella diagnosi differenziale. Osteoporosi. Modifica della densita' minerale ossea (BMD). L'uso di questo farmaco nelle adolescenti (da 12 a<18 anni) durante un periodo di trattamento di 12 mesi si e' associato ad una riduzione della densita' minerale ossea (BMD) nelle vertebrelombari (L2-L4). La variazione media relativa alla BMD dall'inizio alla fine del trattamento (EOT) e' stata del -1,2% con un intervallo compreso tra -6% e 5% (IC 95%: -1,70% e -0,78%, n=103). Misurazioni ripetute 6 mesi dopo la fine del trattamento in un sottogruppo con valori ridotti di BMD hanno dimostrato una tendenza al recupero (cambiamento relativo medio dall'inizio: -2.3% rispetto alla fine del trattamento e -0.6% a 6 mesi dopo la fine del trattamento con un intervallo compresotra -9% e 6% (IC 95%: -1,20% e 0,06% (n=60)). La perdita di BMD e' particolarmente preoccupante durante l'adolescenza ed il primo periodo dell'eta' adulta, in quanto si tratta di un periodo critico dell'accrescimento osseo. Non e' noto se la riduzione di BMD in questa popolazioneridurra' il picco di massa ossea ed aumentera' il rischio di fratturenei periodi successivi della vita. Nelle pazienti ad aumentato rischio di osteoporosi deve essere eseguita un'attenta analisi del rapportorischio/beneficio prima di iniziare il trattamento con questo farmaco,poiche' i livelli di estrogeni endogeni sono moderatamente diminuitidurante il trattamento con questo medicinale. Un'adeguata assunzione di calcio e Vitamina D, dalla dieta o tramite degli integratori, e' importante per la salute delle ossa nelle donne di tutte le eta'. Altre condizioni. Le pazienti con anamnesi di depressione devono essere tenute sotto stretto controllo e il trattamento deve essere sospeso se la depressione si ripresenta in forma grave. Generalmente, il dienogest non sembra avere effetti sulla pressione arteriosa nelle donne normotese. Tuttavia, se durante l'uso di questo medicinale si sviluppa un'ipertensione clinicamente significativa che si mantiene nel tempo, e' consigliabile sospendere l'assunzione di questo farmaco e trattare l'ipertensione.



INTERAZIONI

Nota: consultare le informazioni per il medico dei medicinali utilizzati in concomitanza al fine di identificare potenziali interazioni. Effetti degli altri medicinali su questo farmaco. I progestinici inclusoil dienogest vengono metabolizzati soprattutto dal sistema del citocromo P450 3A4 (CYP3A4) localizzato a livello della mucosa intestinale enel fegato. Pertanto, gli induttori o gli inibitori del CYP3A4 possonoinfluenzare il metabolismo del progestinico. Un aumento della clearance degli ormoni sessuali dovuto ad induzione enzimatica puo' ridurre l'effetto terapeutico di questo medicinale con la possibilita' di comparsa di effetti indesiderati, quali ad esempio cambiamenti del profilodel sanguinamento uterino. Una riduzione della clearance degli ormonisessuali dovuta ad inibizione enzimatica puo' aumentare l'esposizioneal dienogest, con la possibilita' di comparsa di effetti indesiderati.
Sostanze che aumentano la clearance degli ormoni sessuali (efficaciadiminuita per induzione enzimatica) ad esempio: fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina e forse anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina, e prodotti contenenti l'erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum). L'induzione enzimatica puo' esseregia' osservata dopo alcuni giorni di trattamento. L'induzione enzimatica massima si osserva generalmente entro poche settimane. Dopo l'interruzione della terapia l'induzione enzimatica puo' permanere per almeno4 settimane. L'effetto dell'induttore del CYP3A4 rifampicina e' statostudiato in donne sane in postmenopausa. La co-somministrazione di rifampicina con compresse di estradiolo valerato/dienogest ha portato aduna significativa diminuzione delle concentrazioni di dienogest ed estradiolo allo stato stazionario e dell'esposizione sistemica ai principi attivi. L'esposizione sistemica al dienogest e all'estradiolo allostato stazionario, misurata dalla AUC (0-24 ore), e stata ridotta rispettivamente dell'83% e del 44%. Sostanze con effetto variabile sulla clearance degli ormoni sessuali: quando sono co-somministrati con gli ormoni sessuali, molte combinazioni di inibitori della proteasi dell'HIV e di inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, inclusele combinazioni con inibitori dell'HCV possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di progestinici. L'effetto netto di questi cambiamenti in alcuni casi puo' essere clinicamente rilevante. Sostanze che riducono la clearance degli ormoni sessuali (inibitori enzimatici): il dienogest e' un substrato del citocromo P450 (CYP) 3A4. La rilevanza clinica di interazioni potenziali con gli inibitori enzimaticirimane sconosciuta. La somministrazione concomitante di potenti inibitori enzimatici del CYP3A4 puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di dienogest. La somministrazione concomitante al potente inibitoredel CYP3A4 ketoconazolo, ha determinato un aumento dell'AUC (0-24 ore)del dienogest allo stato stazionario pari a 2,9 volte. La somministrazione concomitante con l'inibitore moderato del CYP3A4 eritromicina, ha determinato un aumento dell'AUC (0-24 ore) del dienogest allo statostazionario pari a 1,6 volte. Effetti di questo farmaco su altri medicinali. Sulla base degli studi d'inibizione in vitro , un'interazione clinicamente rilevante del dienogest con il metabolismo di altri medicinali mediato dal sistema citocromo P450 appare improbabile. Interazioni con il cibo. Un pasto standard con alto contenuto di grassi non ha influito sulla biodisponibilita' di questo farmaco. Esami di laboratorio. L'uso di progestinici puo' influenzare i risultati di alcuni esamidi laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalita' epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici diproteine (trasportatrici) quali ad esempio, la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i valori di riferimento di laboratorio.



EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati si manifestano piu' comunemente durante i primi mesi di trattamento con questo medicinale e tendono a diminuire conla prosecuzione del trattamento. Possono verificarsi cambiamenti delle caratteristiche del sanguinamento, come spotting, sanguinamenti irregolari o amenorrea. Nelle utilizzatrici di questo farmaco sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati. Gli effetti indesiderati piu' frequentemente riportati durante il trattamento con questo farmaco sono: cefalea (9,0%), fastidio al seno (5,4%), umore depresso (5,1%) eacne (5,1%). Inoltre, nella maggior parte delle pazienti trattate conquesto farmaco si verificano modificazioni nel profilo del sanguinamento mestruale. I profili del sanguinamento mestruale sono stati valutati sistematicamente attraverso i diari delle pazienti e sono stati analizzati utilizzando un periodo di riferimento di 90 giorni, come raccomandato dall'OMS (WHO 90 days reference period method). Durante i primi90 giorni di trattamento con questo medicinale sono stati osservati iseguenti profili di sanguinamento (n=290; 100%): amenorrea (1,7%), sanguinamento infrequente (27,2%), sanguinamento frequente (13,4%), sanguinamento irregolare (35,2%), sanguinamento prolungato (38.3%), sanguinamento normale, nessuna delle categorie precedenti (19,7%). Durante il quarto periodo di riferimento sono stati osservati i seguenti profili di sanguinamento (n=149; 100%): amenorrea (28,2%), sanguinamento infrequente (24,2%), sanguinamento frequente (2,7%), sanguinamento irregolare (21,5%), sanguinamento prolungato (4,0%), sanguinamento normale,cioe' nessuna delle categorie precedenti (22,8%). Cambiamenti nei profili del sanguinamento mestruale sono stati riportati solo occasionalmente come evento avverso dalle pazienti. Le frequenze delle reazioni avverse da farmaco (ADRs) secondo la classificazione MedDRA per sistemie organi (MedDRA SOCs) riportate con questo farmaco sono riassunte nella tabella sottostante. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di frequenza. Le frequenze sono definite come comune (>=1/100, <1/10), e non comune (>=1/1.000, <1/100). Le frequenze derivano dai dati ottenuti da 4studi clinici, che hanno coinvolto 332 pazienti (100%). Tabella 1. Effetti indesiderati, Studi clinici di fase III, N=332. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non comune: anemia. Disturbi del metabolismo edella nutrizione. Comune: aumento di peso; non comune: diminuzione dipeso, aumento dell'appetito. Disturbi psichiatrici. Comune: umore depresso, disturbo del sonno, nervosismo, perdita della libido, cambiamento d'umore; non comune: ansia, depressione, sbalzi d'umore. Patologiedel sistema nervoso. Comune: cefalea, emicrania; non comune: squilibridel sistema nervoso autonomo, disturbo dell'attenzione. Patologie dell'occhio. Non comune: secchezza oculare. Patologie dell'orecchio e dellabirinto. Non comune: tinnito. Patologie cardiache. Non comune: disturbo aspecifico dell'apparato circolatorio, palpitazioni. Patologie vascolari. Non comune: ipotensione. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale, flatulenza, distensione addominale, vomito; non comune: diarrea, stitichezza, senso di fastidio all'addome, infiammazione gastrointestinale, gengivite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: acne, alopecia; non comune: secchezza della cute, iperidrosi prurito, irsutismo, onicoclasi, forfora, dermatite, crescita anomala dei capelli, reazione di fotosensibilita', disturbidella pigmentazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: mal di schiena; non comune: dolore osseo, spasmi muscolari, dolore alle estremita', pesantezza alle estremita'. Patologie renali ed urinarie. Non comune: infezione delle vie urinarie.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Comune: sensodi fastidio mammario, ciste ovarica, vampate di calore, sanguinamentouterino/vaginale compreso lo spotting; non comune: candidiasi vaginale, secchezza vulvovaginale, secrezione genitale, dolore pelvico, vulvovaginite atrofica, nodulo mammario, mastopatia fibrocistica, indurimento mammario. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: astenia, irritabilita; non comune: edema. Riduzione della densita' minerale ossea. In uno studio clinico non controllato su 111 donne adolescenti (12-<18 anni) che venivano trattate conDienogest, 103 sono state sottoposte a misurazioni della BMD. Approssimativamente il 72% delle partecipati a questo studio hanno avuto una riduzione della BMD a livello delle vertebre lombari (L2- L4) dopo 12 mesi di utilizzo. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa



GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: vi sono dati limitati riguardanti l'uso del dienogest in donne in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosidiretti o indiretti per quanto riguarda la tossicita' riproduttiva. Questo farmaco non deve essere somministrato a donne in gravidanza perche' non c'e' necessita' di trattare l'endometriosi durante la gravidanza. Allattamento: il trattamento con questo farmaco durante l'allattamento non e' raccomandato. Non e' noto se il dienogest sia escreto nel latte umano. I dati nell'animale dimostrano che il dienogest viene escreto nel latte di ratto. La decisione se interrompere l'allattamento oastenersi dalla terapia con questo medicinale deve tenere conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e del beneficio della terapiaper la donna. Fertilita': sulla base dei dati disponibili, durante iltrattamento con questo farmaco l'ovulazione e' inibita nella maggiorparte delle pazienti. Tuttavia, questo farmaco non e' un contraccettivo. Se e' richiesta la contraccezione, deve essere usato un metodo nonormonale. Sulla base dei dati disponibili, il ciclo mestruale ritornaalla normalita' entro due mesi dalla cessazione del trattamento con questo medicinale.

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