Disidrosi

Cos’è la disidrosi

La disidrosi, nota anche con il nome di eczema disidrotico, è una dermatite caratterizzata dalla comparsa di piccole vesciche sulle mani e sui piedi. Tale malattia infiammatoria della pelle può presentarsi in forma acuta insorgendo in modo improvviso e sporadico oppure avere un andamento recidivante stagionale (estivo o invernale) o dovuto al contatto con certe sostanze sensibilizzanti.

Sintomi disidrosi

Quali sono i sintomi tipici della disidrosi? Spesso associato alla dermatite atopica oppure ad una reazione allergica, l’eczema disidrotico si manifesta con piccole vesciche (di 1 o 2 mm di diametro) su mani e piedi. Piene di liquido e a stretto contatto tra loro, le vesciche sono accompagnate da forte prurito e a volte le aree colpite si infettano, in genere per il grattamento delle bollicine sulle mani. I sintomi peggiorano dopo il contatto con sostanze irritanti. Di solito le vescicole dopo circa 3 o 4 settimane si seccano in modo spontaneo. Dopo che si sono seccate e sfaldate dalla zona di formazione, la pelle sottostante rimane arrossata e rimane per qualche giorno più sensibile del normale.

Cause disidrosi

L’insorgere della disidrosi è favorito da alcuni fattori.

  • Stress. Le persone affette da eczema disidrotico ricorrente nei momenti di maggiore stress sono più soggette a nuovi episodi della patologia.
  • Esposizione a determinati metalli. Gli allergeni da contatto che più di frequente sono responsabili di dermatite da contatto allergica sono nichel e cobalto.
  • Contatto con certe sostanze irritanti. Una pelle estremamente sensibile a contatto con certe sostanze irritanti (come le fragranze e i conservanti presenti nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene) sviluppa le vesciche della disidrosi.
  • Dermatite atopica. Chi soffre di dermatite atopica è più soggetto all’insorgere di tale irritazione cutanea.

Disidrosi mani

L’eczema disidrotico si presenta soprattutto sul palmo delle mani e ai lati delle dita rendendo difficile lo svolgimento delle attività manuali.

Disidrosi piedi

La malattia si può manifestare anche sotto la pianta dei piedi rendendo difficoltosi il lavoro quotidiano e la deambulazione.

Disidrosi bollosa

Le vescicole da eczema disidrotico possono formare delle bolle più voluminose per confluenza o aumentare di volume se vi è un’eccessiva produzione di sudore (iperidrosi).

Disidrosi bambini

I bambini che praticano attività sportiva come il nuoto possono essere soggetti molto vulnerabili allo sviluppo dell’eczema disidrosico, perché il cloro contenuto nell’acqua delle comuni piscine incentiva la disidratazione della pelle, che è una delle principali cause dell’irritazione cutanea disidrosica. In genere la cura consiste nell’applicazione di creme cortisoniche ed eventualmente antibiotici, come prevenzione di infezioni batteriche scatenate dal fatto che il bambino si gratta provocando delle ferite.
Il pediatra può consigliare di fare dei bagnetti con l’acido borico, un antisettico impiegato per la disinfezione di cute irritata e screpolata.

Trattamento e rimedi per la disidrosi

La scelta terapeutica più adeguata dipende dalla gravità dei sintomi. Tra i rimedi più indicati per attenuare l’eczema disidrosico vi è l’uso di prodotti cortisonici da applicare localmente. Il farmaco è più adatto in crema per gli eczemi disidrotici moderati contraddistinti da un numero contenuto di vesciche. Per le forme più gravi che presentano un gran numero di vescicole sono più indicati gli unguenti. Prima dell’applicazione del prodotto sulla zona interessata, si consiglia di ammorbidire la pelle con un emolliente in modo da favorire l’assorbimento del principio attivo. Alla crema o all’unguento contenente cortisone possono essere affiancati degli antistaminici per via orale.

Per limitare il dosaggio di cortisone o quando questo farmaco risulta controindicato per il paziente, vengono prescritti invece farmaci immunosoppressori che riducono l’infiammazione, agendo sul sistema immunitario del paziente. L’assunzione di immunosoppressori, però, rende più fragile l’organismo, esponendolo così a un maggior rischio di infezioni. Il sistema immunitario infatti è la barriera difensiva contro le minacce provenienti dall’ambiente esterno, come i virus e i batteri.

Per accelerare il processo di guarigione, esistono creme a base a di amamelide, una pianta dotata di proprietà antinfiammatorie e astringenti. Per alleviare l’intenso prurito, invece, è utile fare degli impacchi freddi e umidi sulla zona interessata.

 
 

Quando rivolgersi al medico per la disidrosi

L’eczema disidrosico non è contagioso, ma deve essere diagnosticato e curato subito. I pazienti affetti da questa patologia devono chiedere il consulto di un dermatologo che eventualmente deciderà di far applicare una crema a base di cortisone per ridurre l’infiammazione e per evitare il formarsi di batteri e funghi.

Consigli del farmacista per ridurre i sintomi della disidrosi

Ai pazienti con disidrosi ricorrente, i farmacisti consigliano di tenere sempre la pelle ben idratata, di evitare detergenti con sostanze irritanti e di far traspirare la cute indossando indumenti in fibre naturali, come il cotone.

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