Fratture ossee

Fratture ossee

Cosa sono le fratture ossee 

Per frattura ossea si intende un’interruzione dell’integrità strutturale di un osso che può avere origine traumatica o spontanea, in seguito ad una patologia. Quando la causa di una frattura è di origine traumatica essa avviene quando il trauma ha entità tale da superare i limiti di resistenza dell’osso. I traumi possono essere diretti o indiretti a seconda se il punto di applicazione della forza avviene direttamente sul punto di frattura o se il trauma colpisce una zona distante e la forza si propaga lungo la catena di un arto o della colonna vertebrale fino a raggiungere la sede di frattura. Nel caso invece il fattore scatenante di una frattura sia di natura patologica, come nell’osteoporosi o in altre malattie, l’osso si rompe anche se la forza applicata è di entità modesta. 

Sintomi fratture ossee 

I disturbi legati alle fratture ossee dipendono dal tipo, dalla gravità e dalla sede di frattura, in ogni caso il dolore, il gonfiore e la riduzione di movimento dell’osso interessato sono sempre presenti. Inoltre, se la frattura è scomposta ed il moncone di osso danneggia i tessuti attorno al punto di frattura o, nei casi più gravi perfora la pelle venendo all’esterno può presentarsi emorragia con conseguente abbassamento della pressione arteriosa, svenimento, e tachicardia. 

Tra i sintomi delle fratture ossee troviamo:

  • Dolore violento
  • Edema e tumefazione
  • Ridotta motilità 
  • Ematoma 
  • Deformità della zona fratturata 
  • Emorragia 

Il dolore è violento e aumenta con il movimento poiché questo crea sollecitazione delle terminazioni nervose deputate alla rilevazione della frattura. Abbassamento della pressione, svenimento e tachicardia non indicano necessariamente un’emorragia dovuta alla frattura ma possono anche essere la conseguenza di un dolore intenso provocato dalla frattura stessa.

Cause delle fratture ossee 

Generalmente, le fratture ossee possono essere causate da traumi, malattie e stress meccanico. Le fratture traumatiche sono le più frequenti nelle persone giovani e negli sportivi, esse si verificano quando un osso sano è sottoposto ad una forza esterna tale da superare la soglia di resistenza ed elasticità specifica dell’osso colpito. Una frattura traumatica può avvenire in seguito ad una caduta, un colpo ricevuto durante uno scontro di gioco o un incidente. Per quanto riguarda le fratture derivate da patologie esse avvengono a causa di un indebolimento dell’osso come nel caso di osteoporosi, tumori delle ossa o malattie congenite come Osteogenesi imperfetta. Esistono alcune fratture causate da brusche contrazioni muscolari in cui si evince un distacco osseo in corrispondenza dei tendini che legano il muscolo. Questo tipo di fratture colpiscono maggiormente i giovani atleti nei quali la massa ossea non è ancora ben consolidata. Tra le cause di fratture ossee possiamo elencare:

  • Traumi 
  • Incidenti
  • Osteoporosi 
  • Tumori
  • Contrazione muscolare improvvisa
  • Stress 

Le fratture da stress o sovraccarico funzionale sono determinate dalla ripetizione di continue sollecitazioni sull’osso. In ogni caso, le forze da applicare durante una frattura possono essere di torsione, flessione, compressione e strappo.

Calcificazione delle fratture ossee

La calcificazione delle fratture ossee è il processo biologico mediante il quale l’osso guarisce e torna integro. Fisiologicamente parlando quando avviene una frattura si innescano processi all’interno dell’organismo che si dividono in vari step. Anzitutto viene innescato un processo infiammatorio che, in cooperazione con il sistema immunitario inizia a ripulire l’area traumatizzata dalle sostanze di scarto. In contemporanea a questo processo di pulizia inizia la riparazione dei tessuti lesionati per ricongiungere i due segmenti dell’osso distaccati in seguito ad un trauma. Viene prodotta fibrina, una sostanza in grado di creare un ponte di tessuto connettivo tra i due monconi. Una volta eseguito questo ponte, grazie all’intervento di molecole chiamate osteoblasti, avviene la calcificazione del tessuto fibroso per formare il callo osseo. Questo processo richiede 20-40 giorni, a seconda dell’entità della frattura. Il tempo di rimodellamento per ripristinare la forma normale dell’osso può essere anche più lungo.

Tipi di fratture ossee

La classificazione dei tipi di fratture ossee è un argomento molto vasto ma tra le tipologie più frequenti possiamo indicare:

  • Frattura composta o scomposta: a seconda se i frammenti di osso conservano la loro posizione anatomica o si spostano;
  • Frattura chiusa o esposta: Nel primo caso l’integrità della cute non è compromessa mente nel secondo subentra lacerazione ed esposizione dell’osso con il rischio di infezioni;
  • Frattura completa o incompleta: a seconda che la frattura interessi tutto lo spessore dell’osso o solo una parte;

Rimedi per le fratture ossee 

I rimedi per le fratture ossee si basano in primo soccorso sull’immobilizzazione dell’arto o della colonna vertebrale per evitare ulteriori danni, diminuire il dolore ed evitare emorragie. Successivamente si procede con una radiografia per capire il tipo di frattura ossea ed eventualmente applicare una riduzione. La riduzione consiste nel riportare i monconi di ossa nella loro posizione anatomica e può essere fatta manualmente attraverso trazione o con intervento chirurgico. Immobilizzare una frattura è la parte più importante della terapia in modo da evitare movimenti e permette una guarigione più rapida. Questa procedura può avvalersi di tutori esterni come gessi e stecche o mezzi sintetici come placche, chiodi e viti nelle fratture più complesse. Dopo che il callo osseo si è riformato potrebbe essere necessario un periodo di fisioterapia per ripristinare il corretto funzionamento di ossa, muscoli e articolazioni.

Quando contattare un medico 

In presenza di dolore e gonfiore dopo un trauma è consigliabile contattare un medico per essere sicuri che l’osso non si sia fratturato. Per ciò che riguarda le fratture ossee è molto importante assicurarsi di avere una diagnosi certa e non sottovalutare la situazione. Una frattura, anche lieve, se non bloccata e curata adeguatamente potrebbe rimarginarsi in maniera scorretta e provocare un danno severo alla mobilità dell’arto colpito.

Consigli del farmacista

La prevenzione primaria che si può adoperare per ridurre il rischio di fratture ossee riguarda l’alimentazione corretta con i giusti livelli di calcio e l’attività fisica costante. Per quanto riguarda le persone che soffrono di malattie delle ossa come l'osteoporosi è bene non svolgere attività di stress meccanico o che possano gravare sulla resistenza di ossa ed articolazioni. Quando si compiono attività ad alto rischio ricordarsi sempre di indossare i dispositivi di protezione come, ad esempio, ginocchiere e paragomiti per i motociclisti.

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