Dito a scatto

Cos’è il dito a scatto

La tenosinovite stenosante, detta anche dito a scatto, è una patologia infiammatoria che coinvolge i tendini flessori delle dita delle mani.

I tendini appaiono come delle funi che connettono i muscoli dell’avambraccio alle ossa delle dita. Le pulegge, che si trovano nelle dita, creano dei canali entro cui scorrono i tendini, facilitati anche alla presenza delle guaine sinoviali. Il movimento di flessione delle dita si ottiene grazie alle pulegge che mantengono i tendini vicino alle ossa.

Si sviluppa la patologia del dito a scatto quando la guaina infiammata crea un ispessimento della membrana e un restringimento del canale, impedendo il libero scorrimento del tendine.

Questa malattia infiammatoria delle dita delle mani che colpisce soprattutto adulti dopo i 40 anni, ma può interessare anche bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 2 anni. Nei bambini l’infiammazione articolare riguarda prevalentemente il pollice (pollice a scatto), mentre negli adulti le dita maggiormente colpite sono il pollice, l’anulare e il medio che si bloccano in flessione. L’insorgere del dito a scatto avviene più facilmente nei soggetti che sono costretti ad eseguire azioni ripetitive di presa per svolgere le attività lavorative o quotidiane.

Sintomi del dito a scatto

La tenosinovite stenosante viene chiamata anche dito a scatto perché, quando si cerca di stendere il dito da una posizione di chiusura, questo rimane piegato e si estende a scatto solo in un secondo momento provocando anche dolore. Talvolta il dito può bloccarsi in flessione e si può avvertire molto dolore nel momento in cui si tende a raddrizzarlo.

I principali sintomi del dito a scatto sono:

  • gonfiore del dito;
  • rigidità articolare;
  • difficoltà di movimento;
  • movimento a scatto che coinvolge il dito con la guaina sinoviale infiammata;
  • indolenzimento alla base del dito ed eventuale presenza di un piccolo nodulo sottocutaneo;
  • dolore diffuso sulla mano e sul polso.

Nei casi più gravi, il dito infiammato può non riuscire a completare l’estensione e quindi rimane in posizione piegata.

Cause del dito a scatto

Tra le cause dell’infiammazione dei tendini flessori ci possono essere:

  • Traumi alla mano. Eventi traumatici alla mano possono avvenire ad esempio a causa di un incidente durante l’attività sportiva o per l’uso ripetuto di macchinari che vibrano creando sollecitazione continua e microtraumi ai tendini con conseguente comparsa dello stato infiammatorio.
  • Svolgimento di attività ripetitive: sforzi continui o movimenti ripetuti creano continue sollecitazioni dei tendini della mano, che di conseguenza si possono infiammare.
  • Età: questa malattia colpisce soprattutto adulti dopo i 40 anni e una causa può essere la minor produzione di collagene, una sostanza che compone i principali tessuti molli tra cui anche i tendini. La ridotta presenza di collagene provoca un indebolimento dei tessuti che tendono a perdere elasticità e tonicità.
  • Altre patologie: chi soffre di malattie come gotta, diabete, ipotiroidismo e artrite reumatoide può essere più facilmente soffrire di dito a scatto.

Cure naturali per il dito a scatto

Se il dito a scatto è un’infiammazione leggera e i movimenti non compromettono l’uso della mano, si può intervenire in modo naturale e curarlo così:

  • Impacchi con il ghiaccio, perché il freddo riduce la sensazione di dolore. È opportuno però non mettere mai il ghiaccio a contatto diretto con la pelle (per evitare di causare ustioni da freddo), bensì usare un panno di cotone tra la pelle e il ghiaccio.
  • Crema a base di arnica. L’arnica è una pianta officinale che ha proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Una pomata o crema a base di arnica aiuta a togliere l’infiammazione e a lenire il dolore.

Trattamento e rimedi per il dito a scatto

Se si tratta di una infiammazione articolare più grave, tanto che si rischia di compromettere lo svolgimento delle normali attività delle mani, per il dito a scatto un rimedio può essere l’uso di un tutore ortopedico per arti superiori da utilizzare di notte. Il tutore mantiene il dito in estensione, evitando che l’articolazione si sforzi quando il dito si chiude. In questo modo il dito viene mantenuto a riposo e i tendini flessori possono scorrere più liberamente all’interno della guaina.

Come terapie farmacologiche per curare il dito a scatto ci sono le infiltrazioni, che nei casi più gravi, sono a base di corticosteroidi. Il medicinale viene iniettato nella membrana del tendine con risultati notevoli nella fase acuta della patologia infiammatoria.

Per alleviare il dolore provocato dal dito a scatto può rivelarsi utile anche la fisioterapia; in particolare gli esercizi per il dito a scatto tendono a migliorare la mobilità articolare.

Per i casi più gravi può essere necessario il ricorso a farmaci antinfiammatori e analgesici per intervenire sulla infiammazione della guaina sinoviale e per ridurre la sintomatologia dolorosa. Vengono utilizzati soprattutto antinfiammatori non steroidei (FANS) e corticosteroidi.

Nei casi in cui i trattamenti ortopedici, fisioterapici e farmacologici non portano a dei risultati significativi, per guarire dal dito a scatto potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

Interventi chirurgici per il dito a scatto

Le procedure chirurgiche per il dito a scatto sono di due tipi:

Release percutaneo o liberazione percutanea del dito a scatto: è un intervento ambulatoriale indicato soprattutto per l’indice, il medio e l’anulare; viene eseguito in anestesia locale e prevede l’utilizzo di un ago per riportare il dito bloccato in posizione normale.

Intervento chirurgico: si esegue una tenolisi dei flessori per liberare i tendini dalle aderenze della guaina che limitano i movimenti. Questa procedura chirurgica permette di ripristinare la funzionalità dei tendini e di migliorare i movimenti delle dita.

Quando rivolgersi al medico in caso di infiammazione del dito a scatto

Il dito a scatto può guarire spontaneamente, ma se l’infiammazione diventa seria allora è bene chiedere l’intervento del medico per curare l’infiammazione e il gonfiore.

Al fine di capire la gravità del dito a scatto e il tipo di percorso terapeutico più indicato per il paziente il medico può richiedere un’ecografia e un esame radiografico.

Consigli del farmacista per chi soffre di dito a scatto

Se si soffre di una forma lieve di dito a scatto è bene evitare:

  • i movimenti manuali ripetuti,
  • le attività che richiedono movimenti di presa e di chiusura delle dita a pugno,
  • l’uso prolungato di macchinari che vibrano.
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