Alla scoperta dell’universo femminile

Alla scoperta dell’universo femminile
Quanto conosci il tuo corpo? La consapevolezza di ciò che sei può diventare un sapere prezioso per capire quando qualcosa non va: la prevenzione infatti gioca un ruolo molto importante. L’universo femminile poi, è tanto vasto e complesso, quanto affascinante e da scoprire. Ecco tutto quello che ti sei sempre chiesta sul tuo corpo.

Anatomia Femminile

Vagina

La vagina trova alla fine dell’apparato genitale femminile. È un canale composto da tessuto fibroso e muscoli e si estende dalla cervice alla vulva. Di solito ha una lunghezza che va dai 6 agli 8 cm e le sue pareti sono rivestite da una mucosa.

Vulva

La vulva è l’insieme degli organi genitali esterni ed è composta da grandi labbra, piccole labbra, clitoride, l’ingresso della vagina (introito vaginale) e da minuscole ghiandole chiamate ghiandole di Bartolini.

Mucosa vulvare

La vulva è rivestita da differenti tipi di tessuto, a seconda della regione cutanea. Dalla regione laterale alla mediale presenta zone con e senza peli mentre, oltre la linea di Hart, troviamo la membrana mucosa del vestibolo. La cute vulvare è sottile e delicata e per questo motivo è soggetta a una serie di problemi, a volte anche inavvertitamente autoinflitti. I disturbi cutanei nella zona vulvare sono facilmente risolvibili ma non vanno trascurati. Il più comune è la vestibolite vulvare, un’infiammazione dei tessuti che circondano la vagina.

Clitoride

Il clitoride è l’organo erettile femminile ed è situato nella parte anteriore della vulva, vicino al punto di incontro delle piccole labbra. Il clitoride è estremamente sensibile e le sue dimensioni possono aumentare durante l’attività sessuale, diventando ancora più reattivo. È grande circa 1 cm e raggiunge la sua grandezza massima entro i 30 anni. Questa piccola protuberanza però è solo la parte visibile di quest’organo che in realtà si prolunga nella vagina per circa 10-12 cm.

Muscoli del pavimento pelvico

muscoli del pavimento pelvico si estendono sul fondo del bacino e sono lo strato di muscoli che sostiene gli organi pelvici (vescica, intestino e utero). Mantenere attivi questi muscoli è importante perché hanno un ruolo chiave nel controllo delle funzioni urinarie e sessuali. Avere dei muscoli del pavimento pelvico deboli può portare infatti a incontinenza o al prolasso degli organi che sorreggono.

Ecosistema vulvo-vaginale

L’ ecosistema vulvo-vaginale è un ambiente complesso, con un delicato equilibrio tra microrganismi, caratteristiche chimico-fisiche e processi biochimici. Questo ambiente è inoltre influenzato dall’azione degli estrogeni. Questi ormoni nella donna si occupano dello sviluppo dell’apparato genitale, di regolare il ciclo mestruale e quindi anche la fecondazione. Un ecosistema vulvo-vaginale bilanciato è fondamentale per prevenire le infezioni del tratto genitale e urinario.

PH vaginale

Il pH è una scala che va da 0 a 14 e serve a misurare l’acidità o la basicità di una soluzione. Un pH inferiore a 7 è definito acido mentre un pH superiore a 7 è basico. Il sistema vulvo-vaginale è moderatamente acido, con un valore normale di pH tra 3.8 e 4.5. Il valore che costituisce un livello di pH “normale” però può variare in base alla fase di vita di una donna. Un pH elevato infatti può causare infezioni poiché favorisce la crescita di lieviti e batteri all’interno dell’ecosistema vaginale.

Ormoni

Gli ormoni sono sostanze che il corpo produce naturalmente per controllare le diverse funzioni di alcune cellule o organi. Un esempio sono gli estrogeni che si occupano di regolare la funzione degli organi riproduttivi femminili e le caratteristiche fisiche della vagina e della vulva.

Secrezioni vaginali

Le secrezioni vaginali sono formate da una combinazione di fluidi e cellule e sono continuamente rilasciati dalla vagina. La loro presenza è del tutto normale e anzi fondamentale: aiutano a mantenere sano il tessuto vaginale, favoriscono la lubrificazione e prevengono infezioni e irritazioni. Quando le secrezioni vaginali cambiano odore, colore e consistenza o sono troppo abbondanti possono indicare la presenza di un problema. Può trattarsi di un’infezione batterica o fungina soprattutto quando sono accompagnate da prurito e bruciore.

Il ciclo mestruale

Mestruazioni

Mestruazioni è il termine tecnico per definire il ciclo mestruale. Dopo la pubertà, avviene circa una volta al mese e si manifesta con il sanguinamento della vagina. Questo accade perché nell’utero, nelle settimane che precedono il ciclo, la mucosa si ispessisce e si arricchisce di vasi sanguigni, preparandosi ad un’eventuale gravidanza. Se la gravidanza non si verifica, questa mucosa viene eliminata proprio attraverso il sanguinamento vaginale.

Le fasi del ciclo mestruale sono quattro:

  1. Mestruazioni: sono l’eliminazione del rivestimento ispessito dell’utero detto endometrio. Il flusso parte dal corpo e viene espulso attraverso la vagina.
  2. Fase follicolare: inizia il primo giorno delle mestruazioni e termina con l’ovulazione.
  3. Ovulazione: è il rilascio di un ovulo maturo e avviene sulla superficie dell’ovaio.
  4. Fase luteale: in questa fase il follicolo si trasforma in un corpo luteo. Questa struttura inizia a rilasciare ormoni preparando così l’utero ad una possibile gravidanza, in attesa che un ovulo fecondato si attacchi (impianto).

Gravidanza

Con gravidanza si indica il periodo che inizia con la fecondazione dell’ovulo e si conclude con il parto. Questa condizione può essere indicata da risultati positivi tramite il test delle urine e successivamente confermata attraverso un esame del sangue. In un secondo momento verrà fatta anche un’ecografia per rilevare il battito cardiaco fetale. La gravidanza dura circa 40 settimane, che iniziano dalla data dell’ultimo ciclo mestruale. Inizialmente l’ovulo fecondato diventa un embrione mentre dal secondo al nono mese passa a feto. La gravidanza viene convenzionalmente divisa in tre trimestri.

Fasi della vita nella donna

Età prepuberale

E il periodo in cui si sviluppano le caratteristiche sessuali secondarie della donna ovvero il seno e i peli pubici e si raggiunge la capacità di riproduzione sessuale.

Adolescenza

L’adolescenza è il periodo di maturazione fisicacognitiva e sociale che porta dall’infanzia all’età adulta. L’inizio dell’adolescenza coincide con l’arrivo della pubertà ed è caratterizzato da cambiamenti dei livelli ormonali e dell’aspetto fisico.

Età fertile

È il periodo della vita tra il menarca, ovvero la prima mestruazione e la menopausa, periodo in cui è possibile avere figli. Durante questi anni, gli alti livelli di ormoni circolanti portano a dei cambiamenti sia della morfologia del corpo che delle caratteristiche microbiologiche.

La sindrome premestruale

Sindrome premestruale

La “sindrome premestruale” (SPM) è l’insieme dei sintomi emotivi e fisici che si manifestano nei giorni subito prima l’inizio delle mestruazioni. Questi disturbi sono correlati perlopiù a cambiamenti ormonali. I sintomi più comuni legati all’umore sono l’irritabilità, le voglie di cibo e gli sbalzi d’umore. I disturbi fisici invece includono

  • dolore articolare o muscolare,
  • mal di testa,
  • affaticamento,
  • aumento di peso dovuto alla ritenzione idrica,
  • gonfiore addominale,
  • tensione mammaria,
  • acne,
  • stitichezza e diarrea.

Consigli sullo stile di vita

Uno stile di vita sano che prevede una dieta sana, esercizio fisico regolare e riduzione di caffeina, alcol e sale può aiutarti a migliorare i sintomi della sindrome premestruale. Se anche con uno stile di vita corretto i sintomi premestruali incidono negativamente sulla tua salute o sulle tue attività quotidiane, meglio parlarne con il ginecologo.

Dieta

Una dieta sana può aiutarti a migliorare i sintomi della SPM. Dieta sana significa mangiare più cereali integraliverdurapescelegumi e frutta secca. Meglio evitare invece carni lavorate, bevande zuccherate e prodotti raffinati come pane bianco, pasta e riso non integrale e dolci. Anche ridurre il consumo di caffeina, alcol e sale può alleviare la SPM.

Terapia cognitivo comportamentale

La terapia cognitivo comportamentale (TCC) è una forma di psicoterapia che approccia ai problemi trattando le emozioni, i comportamenti e i pensieri disfunzionali. La TCC aiuta i pazienti a prendere coscienza di pensieri negativi per mettere a fuoco le situazioni difficili in modo più chiaro. In questo modo il paziente potrà rispondere e affrontarle in maniera più efficace. Alcuni studi hanno provato l’efficacia dell’uso di questa psicoterapia anche per il trattamento delle sindromi premestruali.

Attività fisica

L’esercizio fisico aerobico (camminare, correreandare in bicicletta e nuotare) può aiutare a migliorare i sintomi della sindrome premestruale come cattivo umore e affaticamento. Lo yoga è un’altra attività che potrebbe aiutare a ridurre lo stress e gestire i sintomi.

Disturbo disforico premestruale

Il disturbo disforico premestruale è caratterizzato da sintomi premestruali più gravi di quelli della comune SPM. Presenta infatti sintomi come depressioneirritabilitàansia tensione molto più marcate. 

Disturbi vulvo vaginali

Infiammazione

Con infiammazione vaginale e vulvare si definisce comunemente una vulvovaginite. I casi lievi sono molto comuni e a volte si possono verificare anche durante l’infanzia. La maggior parte delle volte la vulvovaginite non è una condizione severa, si risolve da sola senza necessità di trattamento medico o test. I fattori che possono aumentare il rischio di vulvovaginite includono: indossare pantaloni attillati o biancheria intima umida, usare prodotti inadatti per la cura intima, utilizzare spray vaginali, cambiare poco frequentemente assorbenti e salvaslip.

Prurito

Il prurito della vulva significa semplicemente… prurito della vulva! Può essere causato da moltissimi fattori differenti e per questo è da considerarsi un sintomo e non una condizione di rilevanza medica.

Cistite

Cistite è il termine medico che indica l’infiammazione della vescica. Generalmente è causata da un’infezione batterica e viene quindi spesso definita ‘infezione del tratto urinario’. 

Dolore vulvare

Il dolore vulvare anche detto vulvodinia è un dolore o disagio cronico intorno al punto di ingresso nella vagina (introito vaginale). Questo disturbo non ha una causa identificabile e dura almeno tre mesi.

Micosi

La micosi vaginale è un’infezione vulvo-vaginale causata da un fungo che è fisiologicamente presente nella vagina. Uno squilibrio nella flora vaginale, causato per esempio dall’uso di antibiotici, o da una variazione del pH vaginale, provoca la proliferazione locale del fungo.

Candidosi

La candidosi (candida) è un’infezione molto comune causata da un fungo chiamato Candida albicans che normalmente vive all’interno del nostro corpo e sulla pelle, senza causare alcun problema. Se la flora batterica vaginale si altera, può incoraggiare la crescita eccessiva di Candida. I sintomi della candida vaginale comprendono:

  • prurito vaginale o indolenzimento,
  • dolore durante i rapporti sessuali,
  • dolore o fastidio durante la minzione,
  • perdite vaginali abbondanti,
  • bianche e granulose (come fossero di ricotta). 

Vaginosi Batterica

La vaginosi batterica è un tipo di infiammazione vaginale causata dalla crescita eccessiva dei batteri naturalmente presenti nella vagina ed è tipica dell’età riproduttiva. I principali sintomi della vaginosi batterica sono: perdite vaginali insolite, bruciore durante la minzione, prurito e irritazione vaginale. 

Malattie sessualmente trasmissibili

Le MST sono infezioni il cui contagio avviene attraverso il contatto sessuale. Le cause delle malattie sessualmente trasmissibili sono batteri, parassiti, lieviti e virus. La maggior parte delle MST colpisce sia uomini che donne; le più comuni sono la clamidia, l’herpes genitale, la gonorrea, l’infezione da HPV; anche l’HIV (il virus dell’AIDS) è una MST. L’uso del preservativo durante il rapporto sessuale riduce notevolmente il rischio di contrarre o diffondere queste infezioni. 

Dermatite vulvare

La dermatite vulvare è un’irritazione del tessuto genitale esterno causata da agenti irritanti quali detergenti, biancheria sintetica o preservativi. I principali sintomi della dermatite vulvare sono: bruciore, rossore, prurito, dolore all’inserimento di tamponi, o durante i rapporti sessuali

Disturbi vaginali nell’infanzia

disturbi vaginali nelle bambine sono piuttosto diffusi e sono rappresentati principalmente da vulvovaginiti. Le cause sono diverse: dalle abitudini igieniche scorrette, al contatto con sabbia e agenti irritanti durante i giochi, sino alle infezioni della vescica. 

Disturbi apparato genitale femminile

Malattia infiammatoria pelvica

La malattia infiammatoria pelvica è un’infezione degli organi riproduttivi femminili. Di solito si verifica quando i batteri trasmessi per via sessuale si diffondono dalla vagina all’utero, alle tube di Falloppio o alle ovaie. Per questo è importante prestare attenzione alle infezioni vaginali e parlarne con il ginecologo ai primi sintomi. 

Endometriosi

L’endometriosi è una patologia spesso dolorosa, in cui il tessuto che normalmente si estende all’interno dell’utero, l’endometrio, cresce all’esterno di questo organo. Può coinvolgere le ovaie, le tube di Falloppio e il tessuto che riveste il bacino. Il sintomo principale dell’endometriosi è il dolore pelvico, in particolare durante il periodo mestruale. Per questo è importante non sottovalutare il dolore e il disagio durante il ciclo e occorre parlarne con il proprio ginecologo. 

Ciclo anovulatorio

Il ciclo anovulatorio è un ciclo mestruale caratterizzato dall’assenza di ovulazione e, quindi, dall’impossibilità che si instauri una gravidanza. Cicli anovulatori sono normali tanto che si calcola che dei 13 cicli mestruali annuali medi di una donna con cicli regolari, alcuni di questi siano anovulatori. 

Sindrome dell’ovaio policistico

La sindrome dell’ovaio policistico, è una condizione piuttosto comune, che colpisce 1 donna su 10 in età fertile e che è causata da uno squilibrio degli ormoni riproduttivi. E’ caratterizzata da cicli mestruali poco frequenti o prolungati e alti livelli di ormone maschile (androgeno). Le ovaie possono sviluppare molte piccole raccolte di liquidi (follicoli) e non riescono a rilasciare regolarmente gli ovuli.

Disturbi della menopausa

Atrofia vaginale

È un disturbo che si sviluppa quando i livelli di estrogeni diminuiscono, provocando un assottigliamento delle pareti vulvovaginali. L’atrofia vaginale ha come sintomi principali secchezza, prurito, bruciore e dolore durante i rapporti sessuali. In più quando la vagina si trova in uno stato di atrofia vaginale si potrebbe infiammare più facilmente. Questo disturbo è piuttosto comune in menopausa ma può anche comparire in situazioni che portano ad un calo di produzione di estrogeni. Ad esempio a causa dell’allattamento al seno oppure della rimozione chirurgica delle ovaie prima dell’età della menopausa naturale. 

Secchezza vulvovaginale

È una condizione comune dovuta a un’insufficiente lubrificazione dei tessuti vaginali e vulvari. La secchezza vulvovaginale è causata principalmente da ridotti livelli di estrogeni e si manifesta quindi principalmente in menopausa. Può presentarsi però anche durante l’allattamento al seno, quando si assume la pillola contraccettiva o in concomitanza di alcune terapie mediche. Anche una detersione intima con prodotti troppo aggressivi o profumati può causare secchezza vulvovaginale. 

Ciclo anovulatorio

Il ciclo anovulatorio è un ciclo mestruale caratterizzato dall’assenza di ovulazione e, quindi, dall’impossibilità che si instauri una gravidanza. Avere dei cicli anovulatori è normale per una donna con cicli regolari tanto che si calcola che dei 13 cicli mestruali annuali medi alcuni di questi siano anovulatori

Contraccezione femminile

Pillola contraccettiva

La pillola anticoncezionale detta anche contraccettiva oppure semplicemente chiamata ‘pillola’, è un farmaco usato per prevenire la gravidanza. La pillola contiene ormoni che bloccano la funzione delle ovaie di rilasciare degli ovuli. La maggior parte dei contraccettivi orali include estrogeni e progestinici. 

Anello vaginale

L’anello vaginale contraccettivo è un metodo di contraccezione ormonale costituito da un anello che è flessibile, morbido, trasparente, dal diametro di 54 mm ed spesso 4 mm. L’anello vaginale contiene ormoni e viene inserito nella vagina. Dopo 3 settimane di utilizzo la donna rimuove l’anello così durante la successiva settimana senza questo dispositivo, si può verificare il normale sanguinamento da sospensione

Cerotto

È un vero e proprio cerotto che contiene estrogeni e progestinici che vengono rilasciati attraverso la pelle. Funziona in modo simile alla pillola anticoncezionale.

IUD (vaginale)

La spirale o, meglio il dispositivo contraccettivo intrauterino (IUD), è un dispositivo inserito nell’utero per prevenire la gravidanza. Lo IUD può avere la forma di una bobina, un anello, un triangolo o una T. Può essere in rame oppure in plastica e contiene l’ormone progesterone. Tutti gli IUD inducono una reazione infiammatoria locale nell’endometrio e modificano il microambiente della cavità uterina. La spirale viene inserita in utero da un operatore sanitario e la sua azione dura per alcuni anni, mediamente 5. 

Preservativo

Il preservativo è un dispositivo formato da un sacchetto morbido e ampio con un lato chiuso e due anelli alle estremità opposte che hanno il compito di tenerlo in posizione sul pene. La sua funzione è duplice: impedire allo sperma di entrare nel collo dell’utero così da evitare una gravidanza e proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili

Esami e test

Pap test

Il pap test è una procedura che serve a raccogliere le cellule dalla cervice. Questa tecnica consente di analizzare le cellule al microscopio per individuare alterazioni dei tessuti e lesioni eventualmente correlate al cancro cervicale. Il test è utile anche per identificare la presenza di altri disturbi come infezioni infiammazioni.

Colposcopia

È una procedura effettuata con il colposcopio, uno strumento che permette di vedere in maniera più grande la cervice uterina. Grazie alla colposcopia si possono esaminare anche la vagina, la vulva e le eventuali alterazioni dei tessuti. Viene spesso utilizzata per approfondire i risultati di un pap test con esito positivo.

Ecografia transvaginale

Questo tipo di ecografia si esegue inserendo la sonda ad ultrasuoni direttamente all’interno vagina. L’ecografia transvaginale è un esame utilizzato per esaminare l’utero, le ovaie, le tube, la cervice e l’area pelvica di una donna. 

Tampone vaginale

È un test che consiste nel prelevare un campione di secrezioni vaginali con un dispositivo simile ad un cotton fioc. Il tampone viene quindi inserito in un contenitore speciale e inviato ad un laboratorio di microbiologia per essere analizzato. È comunemente usato per testare la presenza di infezioni fungine o batteriche

Isteroscopia

È un esame usato per diagnosticare o trattare problemi dell’utero. L’isteroscopio è un dispositivo sottile simile a un telescopio illuminato che viene inserito nella vagina per raggiungere l’utero. Questo strumento serve a trasmettere l’immagine dell’utero su uno schermo. 

Test HIV

È il test per rilevare i virus dell’immunodeficienza umana, la causa dell’AIDS. Questi test sono di diverse tipologie, alcuni sono progettati per rilevare anticorpi contro il virus HIV, altri cercano il virus HIV stesso.

Igiene intima femminile

Igiene intima quotidiana

Un detergente specifico da utilizzare quotidianamente per l’igiene intima è fondamentale per mantenere il benessere e proteggere la microflora vulvovaginale. L’abitudine all’igiene intima quotidiana dovrebbe iniziare già da piccole, in modo da educare le bambine a prendersi cura della propria intimità. Alcune buone abitudini sono: usare un detergente specifico sotto la doccia, cambiare assorbenti e tamponi frequentemente durante il ciclo, evitare l’uso di profumo nella zona vulvare e usare indumenti intimi di cotone.

Il detergente intimo

I tessuti delle zone intime sono estremamente sensibili. Cattive abitudini come un’igiene intima troppo scarsa o troppo frequente, l’uso di detergenti non idonei o lavarsi solo con l’acqua possono compromettere l’equilibrio della flora vulvovaginale, favorendo irritazioni e infezioni. Un’igiene intima quotidiana adeguata protegge il benessere intimo, quindi è importante utilizzare il detergente giusto e clinicamente testato. Deve essere adatto alla propria età e alle proprie esigenze specifiche, con tensioattivi delicati, un pH adeguato e privo di profumazioni.

Estratti vegetali

Gli estratti vegetali hanno proprietà utili per migliorare il benessere femminile. Alcuni detergenti intimi contengono estratti vegetali specifici che alleviano i fastidi intimi, nel rispetto della pelle e dell’equilibrio vaginale. Inoltre, sarebbe meglio se le formulazioni dei detergenti scelti siano clinicamente testate.