Cos'è e a cosa serve la carnitina
Un vero concentrato di energia: ecco a cosa serve la carnitina e quando assumerla
Se ne sente parlare molto soprattutto in ambito sportivo, ma la carnitina è utilizzata come integratore anche in quello clinico. Il suo uso, infatti, è molto vasto e comprende diversi aspetti, grazie ai benefici che apporta al nostro organismo.
Vediamo allora nello specifico cos’è, a cosa serve la carnitina e come assumerla.
Cos’è la carnitina?
La carnitina (o L-carnitina) è una sostanza presente in oltre il 90% delle cellule muscolari, un aminoacido sintetizzato naturalmente dal corpo umano, prevalentemente a livello epatico e renale (attraverso l’interazione della vitamina C) con gli aminoacidi lisina e metionina.
A cosa serve la carnitina?
Le funzioni che svolge la carnitina nel nostro organismo sono diverse: la più nota è quella di trasportare gli acidi grassi all’interno dei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, dove vengono convertiti in energia; infatti, i mitocondri si comportano come dei “motori” all’interno delle cellule, bruciando i grassi per ottenere energia riutilizzabile.
Il ruolo più noto della carnitina, infatti, è quello collegato alla perdita di peso e all’aumento della massa muscolare, poiché svolge un ruolo importante nel metabolismo dei lipidi, facilitando:
- la trasformazione del grasso in energia
- la combustione dei grassi durante l’esercizio fisico
- il recupero muscolare dopo la performance
- la riparazione del tessuto muscolare in caso di danni
- il recupero delle energie
- controllo dei livelli di colesterolo e di lipidi nel sangue
Non solo: la L-carnitina trasmette all’esterno i prodotti di scarto del metabolismo, svolgendo un’azione detossificante dei mitocondri.
I diversi tipi di carnitina
Abbiamo visto a cosa serve la carnitina, nello specifico la L-Carnitina, la forma standard biologicamente attiva, che si trova nel corpo e in alcuni alimenti e negli integratori, ma oltre a questa più comune e conosciuta, ne esistono altre forme:
- D-Carnitina: una forma inattiva che può causare carenza di carnitina nel corpo a causa dell’inibizione del suo assorbimento.
- Acetil-L-carnitina: conosciuta anche come ALCAR, rappresenta la tipologia più efficace per il sistema cerebrale. Alcuni studi suggeriscono sia molto utile per le persone affette da malattie neurodegenerative.
- Propionil-L-carnitina: tipologia adatta ai problemi circolatori, come la malattia vascolare periferica e la pressione sanguigna alta, è in grado di aumentare la produzione di ossido nitrico, favorendo una migliore circolazione del sangue.
- L-carnitina L-tartrato: viene di solito aggiunta agli integratori sportivi per via del suo rapido assorbimento. Utile per i dolori muscolari e per il recupero nel post allenamento.
L-Carnitina: quando assumerla?
La carnitina è un aminoacido presente principalmente in alimenti di origine animale, tra cui la carne e i latticini, mentre tra le fonti vegetali troviamo il tempeh (semi di soia gialla fermentati, molto diffusi nel sud-est asiatico).
Infatti, una carenza si potrebbe verificare nei soggetti vegani, considerando che non consumano carne e prodotti di origine animale, quindi per loro un’utile alternativa è l’assunzione di integratori di carnitina.
Inoltre, un’integrazione di questa sostanza viene consigliata agli sportivi, che devono affrontare degli sforzi fisici importanti, per contrastare l’affaticamento, favorire il recupero delle energie e muscolare, ma anche per la riparazione del tessuto muscolare in caso di infortuni.
Grazie alla sue proprietà, la carnitina sotto forma di integratore, è utile anche nei periodi di particolare stress psicofisico (causato ad esempio da lavoro, studio, convalescenza, cambio di stagione), quando stanchezza fisica e mentale, mancanza di concentrazione, affaticamento e debolezza si manifestano con frequenza.
Su come usare la carnitina per dimagrire, invece, esistono pareri discordanti, quindi è sempre bene consultare il proprio medico.
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